. E' consigliabile includere le varianti per candida e quello per parassiti. Questo programma include l'alimentazione specifica per le M.I.C.I.
QUARTO PROGRAMMA: MantenimentoE' bene chiarire che leggendo questi articoli l'apparenza potrebbe essere quella di un percorso lungo e difficile. In realtà mettere il tutto sulla carta schematizzando con il concetto di programmi che abbiano ciascuno un proprio obiettivo specifico, serve a chiarire come e perchè un tale trattamento funziona, ma non rende onore alla semplicità del trattamento quando poi si giunge ad indicare i prodotti e le posologie necessarie. Di fatto questi programmi sono perfettamente fattibili e sono stati seguiti con successo da migliaia di malati.
Risultati rapidi
In molti malati riscontriamo risultati fin dal primo programma, a volte con cambimenti davvero notevo. In altri casi ci vuole qualche mese in più per vedere risultati tangibili. Ecco uno schema di tali programmi.
La descrizione della
componente antistress di questo primo programma si trova all'articolo sull'
acido pantotenico . Quando parliamo di stress non ci riferiamo necessariamente allo stress psicologico che può comunque essere presente. Parliamo dello stress causato dalla malattia stessa sull'organismo: l'infiammazione cronica comporta un considerevole stress per il corpo, lo stesso per il malassorbimento che nega i nutrienti essenziali. Anche il carico eccessivo di tossine che passano attraverso un intestino troppo permeabile è un altro fattore di stress.
Il programma antistress è completato dalla seconda componente pure fondamentale di questo primo programma: la reintegrazione di vitamine minerali ed aminoacidi di cui il malato di morbo di Crohn o rettocolite ulcerosa è sicuramente carente.
Il motivo è intuitivamente comprensibile: un intestino infiammato magari da dieci o più anni, non è più in grado di assorbire efficacemente i nutrienti essenziali, inoltre l'infiammazione e gli stessi farmaci oltre ad eventuale stress fanno si che il fabbisogno di nutrienti essenziali sia superiore rispetto a quella di una persona non malata di Crohn.
Da un lato l'assorbimento di nutrienti è inferiore rispetto ad una persona normale e dall'altro il consumo e la richiesta di tali nutrienti è superiore. E' quindi praticamente certo che un malato di morbo di Crohn - ma anche chiunque abbia l'intestino infiammato - sia carente di nutrienti essenziali come vitamine e minerali. Questa carenza a sua volta diventa una concausa della malattia poiché inibisce le capacità di autoriparazione ed auto guarigione.
Un ulteriore fattore è la nostra alimentazione raffinata che è già carente di per se. Alcuni studi fatti hanno rilevato che , ad esempio nelle arance di oggi, vi sia circa il 20% della quantità di vitamina C una volta normalmente presente. Ciò si può estendere a tutta la frutta e la verdura scoprendo che oggi non è più sufficiente una buona alimentazione neanche per la persona sana.
Consideriamo la riparazione della mucosa intestinale; per questo processo sono necessari diversi nutrienti essenziali come specifiche vitamine, amminoacidi e minerali:
Questi stessi nutrienti, proprio a causa del morbo di Crohn, sono carenti nell'organismo perché non vengono bene assorbiti. Se il normale fabbisogno di questi nutrienti fosse 100 e l'alimentazione sana di una volta fornisse 100 vediamo come potrebbe essere la situazione per una persona oggi malata di Crohn.
A causa dei cibi raffinati e del sovrasfruttamento dei campi di coltura non abbiamo 100 ma diciamo ottimisticamente 50. Poiché si tratta di una persona con un intestino infiammato l'effettivo assorbimento sarà di 30.
Dall'altro lato se una persona normale ha bisogno di 100, il malato di Crohn facilmente avrebbe bisogno di almeno 200 per mettere in atto i processi di difesa e riparativi, mentre dall'alimentazione e dal suo intestino riceve solo 30.
Questo primo programma può dare un'immediata (da alcuni giorni ad una settimana dopo) sensazione di sollievo poiché di solito la persona si sente già meglio grazie al re-integro nei nutrienti carenti. Il programma va continuato per almeno un mese dopo di che si possono ridurre le dosi ma senza mai interrompere fino alla fine di tutta la serie dei programmi per il Crohn. Segue la descrizione della parte successiva dei protocolli per il Crohn e la rettocolite ulcerosa: