19 Aprile 2024
ARTICOLI TECNICI

PROBIOTICI - FERMENTI LATTICI - E COME NASCE UN PROTOCOLLO INTESTINALE

Il protocollo di depurazione e riequilibrio per intestino e colon che si trova su questo sito è stato elaborato dopo una lunga esperienza pratica ma anche analizzando la fisiopatologia dell´intestino e mettendola in relazione con i vari prodotti attualmente disponibili. In effetti sono moltissimi le tipologie di prodotti disponibili e per ogni tipologia centinaia di aziende ne producono di diversi.
Vediamo le categorie più comuni:

FIBRE
PROBIOTICI - FERMENTI LATTICI
PREBIOTICI
PRODOTTI A BASE DI CARBONE VEGETALE
"DISINFETTANTI" INTESTINALI (estratto di semi di pompelmo ecc)
ANTINFIAMMATORI FITOTERAPICI (Altea, malva, ecc)
STIMOLANTI - EVACUATIVI

Come utilizzarli ad esempio per un intestino irritabile o per un morbo di Crohn ? Partiamo con le fibre o con i probiotici o contemporaneamente o usiamo altre categorie?

Spesso si suggerisce l´uso di probiotici. Questi sono in effetti un anello chiave per un protocollo intestinale. Come li si usano, quando e per quanto tempo è però di fondamentale importanza. Facciamo un esempio: una persona con forte disbiosi intestinale decide di usare i probiotici come prima e magari unica azione. Se la disbiosi è forte la quantità di batteri patogeni non consentirà ai nuovi batteri benefici di attecchire e proliferare, quindi sarà possibile un effetto positivo lieve e molto limitato nel tempo: appena si interrompe l´assunzione di probiotici o fermenti lattici l´ambiente intestinale ritorna esattamente come prima. Qui si fa riferimento a veri probiotici e non a prodotti come il Saccharomyces Boulardii che aiutano principalmente nell´eliminazione di agenti patogeni e che non fanno parte della nostra flora.

Ne consegue che sia indispensabile eliminare prima i germi patogeni che possono essere: candida, parassiti, altri funghi, batteri patogeni. Questa in effetti a rigor di logica dovrebbe essere la prima azione in aggiunta all´eliminazione degli alimenti irritanti ed intolleranti.

Ci si potrebbe chiedere: se a volte neanche gli antibiotici non funzionano perché dovrebbero funzionare i prodotti naturali agendo sul sistema immunitario? Fortunatamente la natura ci viene incontro. Le piante devono anche loro combattere contro funghi, batteri, parassiti ecc. Vedendo che alcune piante vivono fino a 5000 anni se ne può desumere che abbiano imparato a farlo bene pur non "prendendo antibiotici". Questa loro capacità ci torna molto utile per riequilibrare e ripulire il nostro intestino. Altra nostra fortuna: molte delle sostanze di questo tipo che le piante producono sono state estratte e sono disponibili all´interno di prodotti che possono essere utilizzati dall´uomo. Si tratta di prodotti naturali che non hanno alcuna finalità curativa ma che aiutano l´organismo nelle sue funzioni fisiologiche. Questo è importante da precisare.

Un intestino disinfettato e poi ripopolato della giusta flora batterica (accettando per ora che sia possibile farlo a questo punto del programma) può essere considerato un intestino di cui le normali funzionalità siano ora ripristinate? La risposta è negativa.

In un intestino disbiotico è sempre presente un grado di infiammazione intestinale derivante dall´azione del sistema immunitario che deve combattere sia i germi patogeni sia i metaboliti tossici di scarto dei batteri stessi e sia gli alimenti verso cui si è sviluppata intolleranza. Le nitrosammine ad esempio sono prodotte dai batteri patogeni intestinali e sono considerate cancerogene.

Questa infiammazione cronica e spesso silente o semi-silente o evidente come nel Crohn, genera la sindrome dell´intestino permeabile (oltre che , come nel Crohn o RCU erosioni o ulcere). Per semplificare il concetto; la mucosa intestinale può essere considerata come la maglia metallica di un passino da cucina che si allarga e quindi se prima il passino lasciava passare solo liquidi (che nel nostro paragone sarebbero i nutrienti provenienti dall´alimentazione) ora con le maglie allargate passano anche sostanze solide ( nel nostro paragone tossine ed alimenti non del tutto scomposti che normalmente non passano la barriera intestinale ). Ecco dunque un altro aspetto importante da riequilibrare; disinfiammare la mucosa intestinale, "chiudere" la permeabilità intestinale e ripristinare le normali funzioni sia immunitarie che di assorbimento della stessa.

Questo gradino a che punto viene posto nel nostro programma intestinale ? Poiché non è facile disinfiammare un qualcosa quando le sorgenti di infiammazione sono presenti (germi patogeni ed alimenti intolleranti o irritanti), sarà auspicabile agire con un´azione naturale antinfiammatoria dopo aver eliminato germi patogeni. Inoltre per creare il giusto ambiente atto a re-impiantare la giusta flora batterica sarà utile assumere i probiotici o fermenti lattici dopo aver disinfiammato la mucosa.

Con questi concetti si rivela quella che è la giusta sequenza per un corretto programma di depurazione intestinale di base:

1)eliminazione germi patogeni ed alimenti irritanti o intolleranti
2)disinfiammazione e cicatrizzazione della mucosa
3)riequilibrio della flora batterica con probiotici

Questa è la sequenza di base a cui si possono aggiungere altre fasi o componenti a seconda del diverso stato dell´intestino: in caso di leggera costipazione sarà utile utilizzare anche delle fibre mentre nel caso di una costipazione più ostinata torneranno più utili le piante contenenti antrachinoni - piante che facilitano l´evacuazione.

Da tutto ciò si evincono gli errori più frequenti nei programmi di depurazione intestinale:

1)non preparare il terreno ai probiotici in presenza di una disbiosi cronica o importante.
2)Non disinfiammare l´intestino - questa fase viene spesso saltata sia perché non sempre se ne capisce l´importanza sia perché in effetti sul mercato non vi sono molti prodotti atti ad espletare questa funzione o se ci sono non sono messi in evidenza per questa funzione.
3)Non eliminare tutti i germi patogeni: a volte si consiglia giustamente l´uso dell´estratto di semi di pompelmo che ha un´azione contro germi ad ampio spettro ma non ha molta influenza sui parassiti. Se la persona che inizia il programma di depurazione intestinale ha sia batteri patogeni che parassiti , eliminare solo i batteri avrà un effetto limitato sulla salute. Un completo programma quindi avrà una prima fase per gli agenti patogeni che preferibilmente si occupi di tutti i generi di ospiti indesiderati soprattutto nelle situazioni croniche (da molti anni) o importanti (con forti sintomi come diarrea giornaliera cronica o per le M.I.C.I.).

Non sarebbe meglio fare prima esami per determinare la presenza o meno di agenti patogeni e poi agire di conseguenza? La risposta è no a meno che il programma completo non abbia dato risultati. In base all´esperienza un programma con azione "ad ampio spettro" come qui consigliato, in rarissimi casi non funziona. Quindi all´atto pratico risulta più semplice seguire un programma completo ad ampio spettro che dà, in un alta percentuale dei casi, ottimi risultati piuttosto che inseguire test ed esami (magari più costosi del programma stesso) per fare poi alla fine un programma simile a quello ad ampio spettro. Con ciò si intende che tali molecole derivate dalle piante consentono al nostro sistema immunitario di tenere sotto controllo una grande varietà di agenti patogeni.

Un altro problema è che gli esami delle feci, ad esempio per la candida, possono risultare falsamente negativi a causa del fatto che la candida si può nascondere nelle pliche dell´intestino e non essere presente nelle feci. Per cui sapere che abbiamo a che fare con una donna con candida vaginale ricorrente, anche se non al momento, può essere più importante di un esame della candida delle feci per determinare un corretto programma di depurazione intestinale.

Anche i parassiti potrebbero non essere individuabili tramite gli esami di routine specialmente nei casi in cui si tratti di parassiti che prediligono un altro organo come il fegato od il pancreas: in questi casi l´esame delle feci non rileverà niente.

In effetti il mercato offre tutti gli strumenti necessari per riequilibrare un intestino fuori posto. Ciò che non fornisce è la conoscenza necessaria a capire le giuste fasi del programma, la giusta sequenza delle fasi, i giusti prodotti per ogni fase a seconda del caso singolo ed in fine i giusti tempi per ogni singola fase e per l´intero programma. Su questo ultimo punto ad esempio per un caso di candida ricorrente può essere necessario eseguire tutto il programma intero ed una volta finito ricominciare da capo e fare di nuovo tutto il programma completo. Questa procedura è sempre consigliabile in caso di candida cronica che ha resistito ai trattamenti con farmaci.


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