PERCHE' LA MEDICINA UFFICIALE HA DIFFICOLTA' NELL'OTTENERE RISULTATI CON IL CROHN E LA RCU

16-03-2017 22:39 -

I molti malati di Crohn che ad oggi hanno conseguito buoni o ottimi risultati nel controllo della malattia di Crohn o RCU con i protocolli naturopatici (a differenza di quanto ottenuto in precedenza dagli stessi con la farmacologia ufficiale) possono con questo articolo meglio comprendere il motivo per cui tale risultato è stato possibile con lo studio e la ricerca di una singola persona e non grazie all´enorme quantità di soldi spesi ogni anno per la ricerca medica. Questo articolo è dedicato al loro coraggio e determinazione, ma è anche dedicato ai moltissimi medici che lavorano con coscienza e con determinazione con la volontà ed il desiderio di aiutare il prossimo. La critica di questo articolo non è rivolta a loro.

Primo problema: mancato sviluppo per una scienza dell´alimentazione a disposizione del medico di base o di qualunque medico ed al contrario, eliminazione dell´alimentazione come fattore terapeutico.

Per comprendere tale problema è necessario prendere consapevolezza del fatto che – prima dell´avvento della farmacologia e delle industrie farmaceutiche – l´alimentazione era parte integrante della conoscenza e professione medica. Alcuni esempi:

•trattati esclusivamente "alimentari" o più ampiamente "dietetici", dal corpus ippocratico del V-IV secolo a. C. ( De dieta, De dieta in acutis, De salubri dieta) alle opere dei Galeno (II secolo d.C.), di Oribasio (IV secolo d.C.) e di Antimo (VI secolo d.C.);
•raccolte di semplici (Dioscoride, Plinio, P. Apuleio ecc.);
•opere mediche afferenti alle varie branche, che a livello terapeutico considerano anche la dieta alimentare (De medicina di Celso, I secolo d. C.).

Nel medioevo e fino all´inizio del XVII secolo, l´alimentazione della classe più agiata era prescritta nei dettagli dai medici sia per quando riguarda la scelta dei cibi sia per il metodo di cottura. Veniva inoltre considerata l´azione terapeutica delle spezie.

Nel II secolo d.c. troviamo addirittura nel "Libro di Medicina" una ricetta alimentare per il mal di stomaco.

La scienza si è sempre mossa in direzione di utilizzare le scoperte passate come terreno per scoperte future allo scopo di perfezionare sempre di più i conseguimenti pratici di scoperte e/o invenzioni sempre più avanzate. Ad esempio siamo passati dalla scoperta della ruota alla più sofisticata Ferrari.

Allora perché nel campo dell´alimentazione e nutrizione c´è stata una regressione talmente evidente in campo medico al punto che ad un malato di Crohn viene detto che può mangiare qualsiasi cosa ? Perché le scoperte e ricerche di Ippocrate, Galeno e Cartesio non sono state continuate e perfezionate in ambito medico?

Il motivo è molto più semplice di quanto uno possa pensare: soldi. Curando o prevenendo tramite alimentazione e prodotti naturali (quindi non brevettabili)
le case farmaceutiche guadagnerebbero molto meno della metà di quanto guadagnano adesso.

Nel XIX secolo le facoltà di medicina davano molta importanza sia all´alimentazione che alla fitoterapia. Il problema nasce quando la farmacologia si sviluppa generando profitti molto alti e diventando una delle industrie più potenti nel mondo al pari dell´industria bellica e del sistema bancario (fra l´altro questi 3 grandi poteri sono tutti in mano alle stesse famiglie).

Prima di ciò la ricerca scientifica era quasi tutta nelle mani delle università ma . . .le stesse avevano ovvi problemi economici non essendo in grado di finanziare tutte le ricerche e studi in campo medico che sarebbero stati necessari. A quel punto arrivano le case farmaceutiche che molto "generosamente" iniziano a fare ingenti donazioni alle università con l´unico piccolo favore di consentire ad alcuni loro rappresentanti di far parte degli organi direttivi delle stesse università.

Da quel momento in poi i programmi formativi nelle facoltà di medicina furono principalmente orientati verso la farmacologia a discapito della nutrizione e della fitoterapia che furono di conseguenza quasi del tutto estromessi dai corsi di formazione. Inoltre da quel momento la ricerca medico-scientifica fu ed è tutt´ora nelle mani delle case farmaceutiche per un buon 90% di tutta la ricerca medica.

Secondo problema: mancato sviluppo per una scienza fitoterapica per l´utilizzo delle piante ed erbe a scopo terapeutico – fitoterapia - a disposizione del medico di base o di qualunque medico. La fitoterapia esiste ma non è a disposizione della medicina.

Questo punto è simile al precedente ed ha subito il medesimo trattamento; con l´avvento dell´industria farmaceutica tutto ciò che rischiava di far guarire i malati senza nel contempo assicurare grandi profitti (le molecole presenti in natura – nelle piante – non sono brevettabili) doveva essere escluso dal percorso di formazione del medico.

Oltre due secoli fa gli unici "farmaci" a disposizione del medico erano gli estratti delle piante, e con queste lui si occupava di tutti i disturbi e malattie.

Qui c´è anche un fattore se vogliamo di ingiustizia nei confronti delle piante visto che moltissimi farmaci sono derivati dalle piante. L´esempio più eclatante è l´aspirina, l´acido acetil-salicilico che deriva dall´acetilazione di una molecola di acido salicilico presente in alcune piante come il salice (da cui il nome). Oppure la diosmina; un bioflavonoide presente in natura utile per varici, insufficienza venosa; i farmaci digitaligi con un azione cardiotonica derivati da una pianta Digitalis Purpurea ecc. La lista è molto lunga.

Terzo problema: non considerare le carenze nutrizionali come fattore fondamentale su cui intervenire per risolvere molte malattie in particolare quelle che interessano il tratto gastroenterico.

Va considerato che la ricerca e la medicina ufficiale ha già da tempo analizzato questo elemento. E´ ben noto che con queste malattie spesso vi è un malassorbimento dei nutrienti. La prova di ciò è che esistono specifici esami e test nell´ambito della medicina ufficiale allo xilosio o di altro tipo per determinare il grado di malassorbimento. Il problema è che a questo test non segue mai un vero programma di compensazione e riequilibrio dei nutrienti essenziali da parte della medicina ufficiale.

Senza i nutrienti essenziali come vitamine e minerali l´organismo fa molta più fatica a guarire, anzi la loro carenza è una causa diretta dell´instaurarsi di processi patologici.

E´ altresì ben noto a livello di medicina ufficiale come determinati nutrienti siano più importanti di altri per riparare le mucose infiammate, ad esempio l´acido folico, la vitamina A, lo Zinco ecc. Io personalmente ho appreso delle funzioni di questi nutrienti non tanto nei corsi di naturopatia ma nei testi e materiali della medicina ufficiale ortodossa. L´unico problema è che queste conoscenze proprie della medicina semplicemente non vengono utilizzate se non in situazioni molto molto limitate. Ad esempio chiedete in farmacia un prodotto cicatrizzante per ferite o escoriazioni della pelle e potrete vedere che tutti – a partire dal "Cicatrene" immancabilmente contengono anche zinco perché lo zinco è fondamentale per la corretta riepitelizzazione sia di pelle che di mucose. Ciò dimostra in maniera inequivocabile come sia ben nota la funzione dello zinco anche per le ulcere come quelle presenti nella RCU o nel Crohn. Avete però mai visto un gastroenterologo prescrivere dello zinco ad un malato di Crohn ?

Stesso discorso per i retinoidi (vitamina A) spesso usati a livello dermatologico come ottimi risultati ma non per riparare le mucose infiammate ed ulcerate nel Crohn ed RCU nonostante queste abbiano un disperato bisogno di vitamina A per guarire.

Queste informazioni sono difficili da confrontare e digerire poiché il nostro pensiero naturale è che tutti i medici, tutte le ricerche e tutti gli studi scientifici siano rivolti principalmente alla cura e risoluzione delle malattie. Non è così purtroppo.


Quarto problema. Il prossimo che esporrò è costituito dal non
indirizzare la ricerca verso le cause della malattia ma solo verso molecole o anticorpi che vadano a bloccare i processi infiammatori o verso altre soluzioni che non vadano però mai ne ad individuare ne a risolvere le cause.

Non è esattamente corretto dire che "non si conoscono le cause del Crohn" è invece vero che la ricerca non è mai stata indirizzata verso l´individuazione e risoluzione delle cause. Spesso il nostro caro amico Gabriele Martufi ci informa sugli articoli relativi alle ultime scoperte ed ultime ricerche riguardo al Crohn o la RCU. Ebbene fateci caso, mai nessuna di queste nuove scoperte o ricerche hanno a che fare con l´individuare e risolvere le cause di queste malattie. L´ultimo post di Martufi ci informava che il trapianto di cellule staminali emopoietiche, in questo caso quelle che producono i linfociti T, può migliorare la risposta immunitaria. Uno studio precedente era sul Morgensen, un farmaco che blocca la produzione di una molecola pro-infiammatoria (smad7) a favore dei processi anti-infiammatori. Simile meccanismo i biologici che però bloccano il TNF.

Siamo però sempre molto lontani dalle cause che scatenano la reazione infiammatoria, siamo invece verso la fine della concatenazione degli effetti derivati dalle vere cause di queste malattie. E´ come se una tubazione in casa perdesse acqua e tutte le risorse anche finanziarie del proprietario di casa andassero nell´elaborare soluzioni per far sì che l´acqua che fuoriesce dal tubo danneggiato evapori e venga poi eliminata da un deumidificatore al posto di risalire alla causa del problema e semplicemente tappare il tubo che perde.

Oppure abbiamo una diga che perde acqua a causa di materiali scadenti di costruzione ed al posto di ripararla con materiale adeguato costruiamo un´altra diga più a valle per bloccare la fuori uscita di acqua, che però anch´essa si romperà perché la vera causa – materiali di costruzione scadenti – persisterà anche nella seconda diga che pure perderà acqua e quindi si costruirà una terza diga . . . Traducendo la metafora abbiamo: resezione chirurgica poi farmaci poi nuova resezione chirurgica poi di nuovo farmaci ecc.

E´ come se si pretendesse di risolvere la cirrosi di un alcolizzato con un trapianto del fegato senza indirizzare contemporaneamente anche l´alcolismo (vera causa della cirrosi).
Anche il nuovo fegato andrà in cirrosi se l´alcolista continuerà a bere.

Oppure si cerca quel singolo batterio o agente patogeno che possa essere identificato come la causa della malattia. Limitatamente alle mie ricerche non ho mai visto fino ad ora un reale tentativo di individuare e risolvere le cause del Crohn che è una malattia multifattoriale.

La malattia è solo un segnale, è una reazione fiosiopatologica a fattori anomali che ne sono la causa. E´ una questione di causa ed effetto, solo se eliminiamo la causa possiamo risolvere un effetto patologico. Se al contrario cerchiamo unicamente di trovare una soluzione all´effetto indesiderato senza rimuovere la causa (o le cause), non risolveremo mai veramente il problema e questo purtroppo è il modus operandi della medicina ufficiale

Altro problema importante – il quinto - il non ripristinare la naturale capacità dell´organismo di mettere sotto controllo i processi infiammatori.

In un organismo sano temporanei processi infiammatori vengono messi sotto controllo da una produzione adeguata di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali. Del resto tutti i cortisonici esistenti dal deltacortene al prednisolone sono stati copiati dal nostro naturale cortisolo. Questi farmaci sono necessari quando la produzione endogena di cortisolo non è più sufficiente. Ciò si verifica quando i fattori di stress sia fisico che mentale continua troppo a lungo portando ad esaurimento le ghiandole surrenali. Tale esaurimento è risolvibili con gli adeguati nutrienti ed altre sostanze come ad esempio ma non solo l´acido pantotenico (B5) ed il deidroepiandrosterone (DHEA), un ormone pure prodotto dalle ghiandole surrenali reperibile in Italia solo tramite prescrizione ma disponibile a tutti senza prescrizione nei banconi delle enormi parafarmacie negli Stati Uniti.

Deve essere chiaro un concetto: i testi di biochimica, fisiologia e medicina ufficiale sono state tra le più importanti fonti di quella conoscenza che ha portato alla realizzazione dei protocolli naturopatici per il Crohn e la RCU che stanno dando risultati di gran lunga superiori rispetto a cortisonici, biologici ed immuno-soppressori. Il sottoscritto per realizzare questi protocolli non ha cercato e studiato strane conoscenze esoteriche ma ha utilizzato molte delle conoscenze appartenenti alla teoria ed alla ricerca medica - conoscenze che però sono state da tempo relegate esclusivamente al ruolo di "materia morta" (una conoscenza che non viene o non può essere applicata nella realtà a fini pratici – lo studio del greco è una materia morta) da parte della medicina ufficiale.

Queste conoscenze pur facendo parte della cultura medica non vengono insegnate ai futuri dottori durante i loro 7 anni di università se non in ridottissima parte.

Esempio: all´acido pantetenico o B5 sono dedicate meno di 3 pagine nel libro di testo "Biochimica Medica" Saliprandi e Tettamanti a pagina 208 con informazioni esclusivamente correlate alla chimica della molecola, nessuna informazione sull´utilità di questa vitamina per la nostra salute e nessuna informazione su di un suo utilizzo terapeutico.

Sesto problema: non eliminare tutti gli agenti patogeni presenti in un intestino infiammato come batteri, parassiti e funghi. I gastroenterologi più "bravi" utilizzano l´abbinata Ciproxin e Flagyl (ciprofloxacina e metronidazolo) e riescono così a fare una buona pulizia (ma con tutti gli effetti collaterali soprattutto per il Flagyl). In generale c´è però un utilizzo estremamente casuale, a volte utilizzano solo il Normix a volte solo il Flagyl e a volte assolutamente niente contro gli agenti patogeni che sono oramai una causa conclamata di queste malattie.
Questo è forse l'errore più importante poiché nella pratica si è evidenziato da anni come i migliori e più rapidi risultati si ottengano tramite il sostegno all'organismo nell'eliminazione di agenti patogeni.

In altre parole quando si utilizzano piante ed olii essenziali che aiutano l'organismo ad eliminare batteri, parassiti, funghi miceti e virus si ottengono i migliori risultati in termini di diminuzione dei sintomi e degli indici flogistici.

Settimo problema: non indirizzare e non riequilibrare contemporaneamente tutti i fattori che predispongono al Crohn o RCU.

Queste malattie hanno una eziologia (le cause) multifattoriale. Si tratta di fattori causali che si peggiorano a vicenda creando un circolo vizioso ed una spirale discendente negativa. Esempio: l´intestino infiammato determina un malassorbimento che a sua volta determina una scarsità proprio di quei nutrienti necessari alla riparazione delle mucose infiammate. Inoltre scarsità di nutrienti vuol dire incapacità delle ghiandole surrenali di produrre abbastanza cortisolo da ridurre l´infiammazione. L´infiammazione quindi peggiora e ciò fa peggiorare ulteriormente il malassorbimento che a sua volta riduce i nutrienti disponibili (vitamine, minerali aminoacidi ecc.). Oppure possiamo fare un discorso analogo con gli agenti patogeni sempre presenti negli intestini infiammati (parassiti, batteri, funghi ecc.) che causano infiammazione intestinale, causano indebolimento del sistema immunitario (a sua volta indebolito dalla carenza di nutrienti essenziali) che quindi non sarà in grado di eliminarli. Inoltre gli agenti patogeni peggiorano il malassorbimento che determina meno nutrienti per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Quindi se noi abbiamo ad esempio come cause fisiche di queste malattie (non sono tutte le cause possibili):
-errata alimentazione
-agenti patogeni
-esaurimento delle ghiandole surrenali
-infiammazione intestinale (che è sia effetto che concausa della malattia)
-Sistema immunitario indebolito
-carenze nutrizionali

ed indirizziamo solo una di queste, ad esempio infiammazione intestinale con cortisonici o biologici, senza nel contempo indirizzare gli altri fattori che contribuiscono alla malattia ed all´infiammazione intestinale, la malattia non si risolverà perché tutti gli altri fattori irrisolti non lo consentiranno.

Se invece si indirizzano contemporaneamente tutte le cause principali della malattia, sarà possibile invertire la spirale discendente ed instaurare una tendenza virtuosa verso la guarigione. Questo è uno dei motivi per cui i protocolli naturopatici danno migliori risultati.

Ritorniamo alle nostre casa farmaceutiche,
queste non sono dirette da medici a cui sta a cuore la salute dei pazienti ma da amministratori che come unico interesse hanno un continuo aumento delle entrate di queste multinazionali del farmaco. Quindi in quale direzione indirizzeranno gli studi e ricerche che daranno vita ai nuovi farmaci? Esatto ! Nella direzione di più entrate, più soldi.

Per loro un malato non è un paziente da curare bensì un consumatore di prodotti: i farmaci. E qual è il malato e consumatore ideale? Uno che grazie ai farmaci a volte sta un po´ meglio ma non guarisce mai, in modo tale che abbia sempre bisogno per tutta la vita sia di farmaci che di cure ospedaliere così da ottimizzare ed aumentare le entrate sia dalla vendita di farmaci che da quella legata alla vendita di materiale e farmaci per la gestione dei pazienti a livello ospedaliero. Preferibilmente con farmaci molto costosi.

Fateci caso: il malato di Crohn o RCU è il paziente ideale, non guarisce mai, ha bisogno spesso per lunghi periodi di assunzione di farmaci molto costosi (biologici) e spesso è in ospedale per un´operazione.

Sono quindi casuali questi "errori" appena citati?

Il non utilizzare ne sviluppare una scienza medica dell´alimentazione, non utilizzare la fitoterapia ed il non utilizzare tutto un corpo di conoscenze riguardo ai nutrienti essenziali, il non risolvere gli agenti patogeni intestinali, fa tutto parte di una strategia ben precisa delle case farmaceutiche che – grazie al loro impero finanziario – dettano legge nelle università e a tutti gli organi di controllo e gestione della salute.

Molti di noi hanno vissuto o vivono tutt´ora nell´illusione che il sistema sanitario sia al 100% o al 90 o 80% dedito alla salute dei pazienti. Purtroppo la realtà è diversa. L´obiettivo principale è fare soldi mentre la salute dei pazienti è un obiettivo secondario e solo nella misura in cui tale obiettivo secondario non interferisca con il primo.

Questa è la strategia delle industrie farmaceutiche, in mezzo abbiamo i medici i quali nella maggior parte dei casi (a differenza delle case farmaceutiche) hanno a cuore la salute dei loro pazienti ma sono loro stessi elegantemente intrappolati da protocolli da rispettare, farmaci esistenti, regali da parte degli informatori scientifici (pagati dalle case farmaceutiche) e la loro stessa formazione medica – il tutto dettato e stabilito dalle potenti lobby farmaceutiche.

Non bisogna però gettare il bambino con l´acqua sporca, tutta la chirurgia, la medicina del pronto soccorso, la radiologia, gli esami di laboratorio, la diagnostica, molti farmaci e molti trattamenti quando veramente necessari hanno tutti un valore inestimabile che va preservato.

Se la ricerca scientifica fosse stata indirizzata fin dai primi albori verso le vere cause delle malattie ed alla realizzazione di farmaci che risolvessero a fondo le malattie, anche la chirurgia, la medicina da pronto soccorso ed i farmaci salvavita, sarebbero molto meno necessari e la gente sarebbe molto meno malata ed il sistema sanitario nazionale ci costerebbe molto meno.


A questo punto la risposta alla domanda sul perché qualcuno con risorse economiche e di tempo enormemente inferiori a quanto disponibile alle case farmaceutiche e con conoscenze pure enormemente inferiori, possa ottenere risultati di gran lunga superiori come chiaramente documentabile per quanto riguarda Crohn ed RCU, dovrebbe essere chiara: le case farmaceutiche non hanno interesse ne ad individuare ne a risolvere le cause del Crohn ed RCU altrimenti gli introiti miliardari provenienti da centinaia di migliaia di pazienti in tutto il mondo che assumono farmaci molto costosi (come i biologici) per tutta la vita o per molti anni, crollerebbero drasticamente.

Al contrario il motore motivazionale che è stato alla base di tutto il lavoro di studio e ricerca che ha portato alla realizzazione dei protocolli naturopatici aveva a che fare con il RISOLVERE queste malattie. Come ? non "Curandole" ma ripristinando le naturali capacità dell´organismo di guarire. Chi scrive ha dovuto prima di tutto risolvere il proprio morbo di Crohn.

Questo fattore è ciò che ha fatto la differenza; LA MOTIVAZIONE DI BASE.

Immaginatevi quindi quanto rapidamente potrebbero essere risolte queste malattie se le enormi risorse economiche e di cervelli a disposizione delle case farmaceutiche venissero indirizzate nella giusta direzione.

I punti di difficoltà menzionati in questo articolo sono stati tutti analizzati e trasformati in punti di forza come è possibile vedere nei protocolli naturopatici.

Testimonianze con i protocolli naturopatici.