ARTRITE E ARTROSI - NUOVI PROTOCOLLI

09-11-2021 21:10 -

Questo articolo ha lo scopo di descrivere protocolli per la risoluzione dell'artrite ed artrosi inclusivi di nuove metodologie sia di tipo biochimico che fisico.

L'artrite si definisce come un processo infiammatorio a carico delle articolazioni, tutte le malattie che terminano con “ite” sono caratterizzate da un processo infiammatorio con dolore e gonfiore.

L'infiammazione delle articolazioni può avere cause diverse, pertanto artrite è un termine generico che può indicare patologie e disturbi molto diversi tra loro. Ad esempio le cause dell'infiammazione possono essere la gotta (presenza di acidi urici nelle articolazioni) o l'artrite reumatoide (malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i propri tessuti).

Per risolvere le artriti è dunque necessario indirizzare e risolvere le cause sottostanti. Nel caso della gotta si deve abbassare l'uricemia e procedere con un programma di detossificazione al fine di sciogliere e rimuovere i cristalli di acido urico, mentre per l'artrite reumatoide è necessario seguire l'intero protocollo Fidemutec oltre ad agire contemporaneamente con un'azione sintomatica per ridurre il dolore ed eventuale scarsa mobilità.

L'artrosi è invece un processo degenerativo cronico in cui la cartilagine e l'osso si deteriorano con riduzione della rima articolare dando luogo a dolore e limitazione nella mobilità. Normalmente ciò concerne le articolazioni soggette a maggiore usura e tale disturbo se fisiologico si sviluppa a partire da un'età avanzata.

Quando invece si sviluppa ad una età precoce e non giustificata dagli anni, sono in azione specifiche cause che stanno accelerando l'invecchiamento delle articolazioni.

Coxartrosi all'anca, gonartrosi al ginocchio, rizoartrosi al pollice ecc.

Vi sono poi le entero-artriti le quali dipendono per la loro esistenza dall'infiammazione intestinale (coliti, retto coliti, morbo di Crohn ecc.) in maniera predominante rispetto alle altre cause.

Le cause dell'artrosi
:

- Disfunzione intestinale (infiammazione, malassorbimento ecc.)

- Carenza di nutrienti specifici inclusi specifici minerali, vitamine ed aminoacidi, peptidi, glicosamminoglicani ecc.

- Allergie alimentari

- Squilibri o carenze ormonali

- Intossicazione dei tessuti

- Stile di vita inappropriato

- Tendenza anomala verso la formazione di calcificazioni (osteofiti)

- Sovrappeso o sforzi eccessivi

- Infiammazione subclinica

Spesso in un individuo si riscontra una combinazione di diverse cause tra quelle elencate. Per tale motivo il trattamento deve sempre essere personalizzato poiché ciò che funziona con un artrosico potrebbe non funzionare con altri.

Ciò che mi ha spinto a scrivere questo articolo è il fatto che tramite l'esperienza e la ricerca sull'argomento è stato possibile creare una sinergia grazie ad una quantità notevole di approcci che utilizzati assieme consentono di risolvere una percentuale elevata di casi di artrosi. Vediamo nel dettaglio:
Risoluzione delle cause

1) Per la disfunzione intestinale bisognerà procedere con un programma semplice di riequilibrio oppure nei casi più difficili un completo programma in tre fasi oltre ad un piano alimentare con esclusione delle intolleranze. Poiché nell'intestino è presente il 70-80% del sistema immunitario è questo l'organo da cui parte una predisposizione a processi infiammatori anche in altre parti dell'organismo. Non è necessario avere evidenti disturbi intestinali affinché vi sia presente una infiammazione subclinica.

2) Per la carenza di nutrienti seguono quelli che possono risultare in difetto e conseguentemente facilitare l'artrosi (ma anche l'artrite):

a. Magnesio

b. Potassio

c. Calcio

d. Boro

e. Manganese

f. Zinco

g. Rame

h. Vitamina C

i. Vitamine del gruppo B

j. Condroitin Solfato

k. Glucosammina

l. Metil-sulfonil-metano

m. Collegene

n. Elastina

o. Acido ialuronico

I sintomi ed esami specifici possono indicarci le carenze specifiche che vanno integrate.

3) Per la allergie alimentari è consigliabile un piano alimentare personalizzato basato su questo test.

4) Squilibri o carenze ormonali: il caso più frequente è la menopausa in cui la riduzione di estrogeni e progesterone indebolisce ossa ed articolazioni. La terapia ormonale sostitutiva purtroppo in base agli studi di alcuni ricercatori canadesi aumenta il rischio di osteoartrosi. Sarà quindi utile un riequilibrio con piante e nutrienti precursori degli ormoni deficitari. Ottima integrazione in tal senso sarebbe il DHEA se non fosse stato proibito in Italia (proibizione avente l'unico scopo di evitare il doping degli atleti quindi alquanto assurda). Per l'uomo anche l'età può determinare una carenza di DHEA e quindi un indebolimento delle ossa. Altro problema può essere un eccesso di cortisolo dovuto a stress il quale causa un aumento eccessivo di catabolismo e determina un indebolimento delle cartilagini.

5) Intossicazione dei tessuti: anche questo è un processo fisiologico “normale” con l'età in quanto è naturale un aumento dell'intossicazione dei tessuti. Una loro disintossicazione quindi può essere utile a tutti coloro che fisiologicamente raggiungono una certa età ma soprattutto a coloro che in età precoce sperimentano artrosi a causa di un eccesso di fattori di intossicazione oppure un deficit nella capacità detossinante dell'organismo. In tali casi è utile una disintossicazione del fegato seguita da una disintossicazione profonda dei tessuti connettivi a base di niacina e metil-sulfonil-metano.

6) Stile di vita inappropriato: caffè, eccesso di alcolici, fumo, poco sonno, vita stressante sono tutti fattori che favoriscono l'insorgere di artrosi. Per correggerli è necessario uno specifico programma vitaminico con minerali, aminoacidi e nutraceutici che consenta alla persona di fare a meno di tali sostanze.

7) Tendenza anomala verso la formazione di calcificazioni (osteofiti): di solito il problema è una carenza di citrato di magnesio e citrato di potassio che possono facilmente essere integrati. Anche un PH acido dell'organismo può contribuire ad una calcificazione anomala dei tessuti e quindi anche una correzione di ciò verso un PH più alcalino è molto utile. Oltretutto i processi infiammatori proliferano in un ambiente acido mentre vengono inibiti in un ambiente più alcalino. Il fattore della calcificazione delle articolazioni ma anche dei tessuti (tendini, muscoli ecc) è un problema molto sottovalutato anche dalla odierna naturopatia oltre che dalla medicina ufficiale. Anche se l'ho messo al settimo posto questa è probabilmente una delle cause più importanti dell'artrosi. La buona notizia è che, a differenza di ciò che pensa la medicina ufficiale, tale causa di artrosi è perfettamente risolvibile se indirizzata ai primi stati. Oltre all'utilizzo di citrati di magnesio e potassio è molto utile l'acido etilendiamminotetracetico (E.D.T.A.) il quale può essere utilizzato sia per bocca (gocce sciolte in acqua) e sia direttamente sulle articolazioni interessate dal processo di artrosi, assieme al gel di aloe. Tale utilizzo è estremamente efficace ed in alcuni casi ha risolto con pochi massaggi il dolore causato da calcificazioni. Molte persone ad una certa età sperimentano dolore alla spalla a causa di una calcificazione del tendine sovraspinato e tale calcificazione può essere risolta facilmente con massaggi regolari di EDTA con gel di aloe.

8) Soprappeso o sforzi eccessivi. I secondi sono facilmente risolvibili come causa (a meno che non siano legati all'attività lavorativa) mentre il primo richiede un programma per la riduzione di peso con o senza digiuno intermittente.

9) Infiammazione subclinica. Esistono oramai molti studi che avvalorano l'importanza di questo tipo di infiammazione, cioè di basso livello, non rilevabile tramite i normali marcatori come la proteina C reattiva, ma ugualmente dannosa per l'intero organismo. Questa ha diverse cause (alimentazione infiammatoria, mucosa intestinale alterata se non patologica, eccesso di radicali liberi ecc.). Indirizzare l'infiammazione subclinica vuole anche dire automaticamente indirizzare anche gli aspetti doloranti dell'artrosi (e dell'artriti). Per ridurre l'infiammazione possono essere utili i seguenti nutrienti:

a. Artiglio del diavolo

b. Curcuma

c. Boswellia

d. Metilsulfonilmetano

e. Bromelina
Alcuni possibili trattamenti a livello locale:

1) Bagni in acqua calda con bicarbonato (per mani e piedi)

2) Pomata eudermica all'artiglio del diavolo

3) Applicazione dei dispositivi Aeon oppure Icewave della azienda Lifewave

4) Massaggi regolare con gel di aloe ed EDTA

Quest'ultimo trattamento rappresenta un approccio del tutto nuovo che finora non ho riscontrato altrove ma che consegue risultati a volte abbastanza strabilianti con effetti non temporanei ma duraturi.

Per evitare un possibile equivoco, non sono necessari tutti i trattamenti fin qui esposti per risolvere un singolo caso di artrosi. Possibilmente è sufficiente l'integrazione di pochi integratori per risolvere un caso di artrosi lieve, l'importante è rivolgersi ad uno specialista che sia in grado di redigere un programma specifico su misura per la persona interessata.

Un fattore fondamentale sono le posologie, vi sono molti prodotti in commercio che hanno alcuni dei giusti principi attivi ma in quantità insufficienti per ottenere dei risultati.

Con queste soluzioni ho visto risolversi completamente casi di artrosi piuttosto fastidiosi. Ad esempio in una persona di 58 anni con artrosi all'anca (coxartrosi) e dolore quasi costante nelle 24 ore, il disturbo è stato completamente risolto con azzeramento della sintomatologia in maniera stabile con utilizzo di EDTA ed integrazione specifica su misura. Un altro caso di artrosi al polso (rizoartrosi) in cui il polso era dolorante spesso di notte ed anche di giorno al minimo sforzo, si è completamente risolto con massaggi di EDTA ed aloe, utilizzo del dispositivo Bellastick, più applicazione di dispositivi Aeon più integrazione specifica su misura.

Conclusione

L'artrosi ed anche alcune artriti, con le nuove tecnologie e recenti integratori sono oggi risolvibili. Questa è una buona notizia poiché non è più necessario invecchiare con dolori e disabilità causate dai processi artrosici, bensì è ora realistico mantenere le nostre articolazioni e cartilagini in ottime condizioni a tutte le età.

Opinione personale, quanto segue non è una valutazione ufficiale riguardo al dispositivo in questione ma esclusivamente un parere personale.

Un ulteriore mezzo utile ma solo per alcuni processi artrosici (mani, piedi, gomiti, ginocchia ecc) è un dispositivo a luce pulsata infrarossa come il Bellastick della Photon Gauss che sfrutta una specifica lunghezza d'onda di 930 nanometri la quale possiede la capacità specifica di tonificare e migliorare le funzioni cellulari aumentando l'efficienza dei mitocondri che rappresentano le nostre centrali energetiche a livello cellulare. In altre parole è un po' come se si mettesse il turbo alle cellule che sono quindi in grado di funzionare meglio, disintossicarsi più facilmente e rinnovarsi secondo i modelli appartenenti ad una età più giovane. Il Bellastick è un dispositivo per uso domestico e personale nato per la tonificazione della pelle ed i tessuti connettivi sottostanti a scopo puramente estetico, il fatto che raggiunga 2-3 cm di profondità spiega i suoi effetti "collaterali" benefici per il benessere delle articolazioni e questo è un parere personale non ufficiale.

Un sommario delle risorse utili a contrastare artrite ed artrosi

- Integrazione di sostanze e nutraceutici utili alla rigenerazione delle cartilagini: MSM, condroitin solfato, glucosammina, minerali, vitamine, acido ialuronico, collagene, elastina.

- Piante ad azione antifiammatoria: curcuma, boswellia, salice, artiglio del diavolo

- Alcalinizzazione: acqua con PH a 8, alcalinizzatori elettrici, alcalinizzatori a gocce come Alkawater

- Decalcificazione: citrati di potassio e magnesio, E.D.T.A. (acido etilendiamminotetraacetico) sia per uso interno che tramite massaggi assieme al gel di aloe.

- Azione booster sul metabolismo cellulare: uso dei raggi infrarossi con lunghezza d'onda mitocondriale.

- Tecnologia Lifewave con i dispositivi (simili a cerotti) Aeon e Icewave.

- Altri trattamenti esterni ad esempio con la pomata eudermica all'artiglio del diavolo e gel di aloe con E.D.T.A.

- Programma di riequilibrio intestinale

- Programmi di disintossicazione di fegato e tessuti connettivi.

- Corretta alimentazione e stile di vita

Come già specificato non è necessario mettere in pratica tutti questi punti, per ogni singola persona sarà necessario lavorare solo su alcuni di questi punti. Il problema della medicina ufficiale è che interviene esclusivamente su uno solo di questi punti cioè l'azione antinfiammatoria con farmaci del tipo: Moment, Moment Act, Oki, Okitask, Subitene, Ketodol, Voltadvance, aspirina, tachipirina, con i seguenti principi attivi: ibuprofene, naprossene, diclofenac, celecobix, acido mefenamico, indometacina, nimesulide, acido acetilsalicilico, paracetamolo.

Il problema di questi farmaci sono i pesanti effetti collaterali oramai noti come la gastrolesività, la formazione di ulcere intestinali, l'indebolimento di tutti i tessuti connettivi incluse le cartilagini, intossicazione del fegato ecc.

Pertanto l'azione combinata di due o più delle azioni sopra indicate può ottenere considerevoli risultati senza effetti collaterali.

Il nostro Studio Naturopatico è in grado di gestire tutti i trattamenti descritti in questo articolo, per chi desiderasse ulteriori informazioni scrivere a studion.mbn@gmail.com o selezionare "contatti" nel menu orizzontale in alto.