UN COMPLETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE

18-11-2023 12:30 -

Per leggere e comprendere al meglio tale scritto è consigliabile la conoscenza dei seguenti articoli:

"Omocisteina, un importante indicatore della salute"
"Prevenzione cardiovascolare – La verità e l´inganno"

La prevenzione a livello medico consiste nel fare esami di routine abbastanza regolarmente da individuare quanto prima uno squilibrio ed intervenire quando tale squilibrio è ancora lieve. Ad esempio tenere monitorati glicemia, colesterolo, trigliceridi, pressione in modo da intervenire da subito con farmaci ipoglicemizzanti (es. metformina), statine, beta-bloccanti, diuretici, ecc. Fra l´altro gli esami di routine che vengono fatti fare come prevenzione cardiovascolare non sono tutti quelli effettivamente utili a questo scopo che andrebbero fatti come vedremo più avanti.

La vera prevenzione consiste nel mantenere il corpo ed i suoi organi principali, sufficientemente giovani da non incorrere in disturbi cardiovascolari o incorrere in tali disturbi il più tardi possibile. E´ leggermente più impegnativa ma di gran lunga più efficace e soddisfacente anche perché il risultato non è solo lo scampato pericolo da infausti eventi cardiovascolari ma anche una rinnovata salute ed una migliore condizione psicofisica.

A volte i dati più veri e più potenti sono anche i più semplici, eccone uno a cui la medicina ufficiale sembra poco interessata: quasi tutti i disturbi cardiovascolari dipendono da debolezza e danneggiamento delle arterie e del cuore: aneurismi, placche aterosclerotiche, restringimenti e stenosi con insufficienza circolatoria, ictus, infarti ecc.

L´altro dato ancora più efficace è: se risolviamo tutte le cause di invecchiamento e degenerazione delle arterie e del cuore abbiamo la nostra prevenzione cardiovascolare migliore e più completa. Sembra semplice ed ovvio eppure la medicina ufficiale non indirizza la sua ricerca in tale direzione.

O meglio la medicina ufficiale conosce bene tutto ciò, il problema è che quando poi si deve passare al gradino di risolvere alla base le cause tutto si ferma; ad esempio si abbassano colesterolo e pressione ma non si indirizzano i motivi per cui sono saliti se non in modo molto parziale con insufficienti e spesso errati consigli alimentari. Un consiglio alimentare errato è quello di eliminare completamente tutti i grassi animali come dimostrato esaurientemente dal Dr Billi Perugini nel suo libro "Mangia grasso e vivi bene".

La prossima conseguente domanda è: quali sono i fattori che causano invecchiamento alle arterie ed al cuore?

-Tossine circolanti nel sangue che reni e fegato non sono state in grado di eliminare e che danneggiano le arterie, sia direttamente che indirettamente per le reazioni del sistema immunitario che scatenano . Restando in circolazione nel sangue danneggiano direttamente le arterie o indirettamente scatenando l´intervento del sistema immunitario che nello svolgere il suo lavoro inevitabilmente fa danni (ad esempio tramite la produzione ed emissione di perossido di idrogeno). Le tossine includono quelle generate da agenti patogeni nel nostro corpo (in particolare intestino) come parassiti, funghi (candida), batteri e virus i cui prodotti metabolici hanno un effetto tossico oltre a "squilibrare" il nostro sistema immunitario.

-Radicali liberi (molecole che innescano danni a catena a livello cellulare) non eliminati dal nostro sistema antiossidante.

-Alimentazione errata

-Colesterolo o trigliceridi alti
-Pressione del sangue elevata.
-Glicemia elevata (quindi il diabete ma non solo; anche un´errata alimentazione), alti livelli di glucosio nel sangue innescano il processo di "glicazione" in cui una molecola di glucosio si lega in maniera non fisiologica (di fatto si tratta di un processo di invecchiamento e degenerazione dei tessuti) con una proteina od un lipide inclusi proteine e lipidi che costituiscono l´endotelio delle arterie danneggiandole. Le molecole così formate sono altamente reattive sovvertendo la struttura del tessuto in maniera irreversibile. L´emoglobina glicata (esame del sangue) misura esattamente ciò: il danno provocato ai tessuti dal glucosio in eccesso negli ultimi mesi mesi.

-Infiammazione, come rilevabile dalla proteina C reattiva (PCR); un esame del sangue che rileva il livello di infiamamzione nel corpo. E´ stato dimostrato che alti livelli di PCR favoriscono considerevolmente l´insorgere di tumori e malattie cardiovascolari. Ciò è dovuto alla natura stessa del processo infiammatorio il quale genera radicali liberi e danni nei confronti dell´oggetto dell´infiammazione, oggetto che può anche essere rappresentato dalle arterie o dal cuore.

-Eccesso di grasso addominale. Questo tipo di grasso che è definito "bianco" è molto differente dal grasso depositato altrove definito "bruno". Quest´ultimo aiuta a bruciare i grassi e non ha tutti gli effetti negativi del grasso "bianco" viscerale, il quale produce sostanze alquanto dannose proprio per l´apparato cardio-vascolare: 1) la resistina che facilità la resistenza insulinica ed il diabete (glicemia elevata), 2) una adipochina che inibisce la sintesi dell´ossido nitrico (potente vasodilatatore essenziale per la salute cardio-vascolare) 3) Interleuchina IL6 che scatena una reazione infiammatoria, inoltre arrivando al fegato tramite la vena porta stimola la sintesi di altri mediatori dell´infiammazione e come abbiamo visto sia l´infiammazione che la glicemia alta danneggiano le arterie. In realtà i meccanismi sono ancora più complessi ed inter-correlati ma il dato che se ne ricava è che il grasso addominale aumenta considerevolmente il rischio cardio-vascolare tramite molti e diversi sistemi in maniera non proporzionale ma iperbolica all´aumentare delle circonferenza addominale. Secondo le linee guida europee per la prevenzione cardio-vascolare la circonferenza deve essere inferiore a 94 per gli uomini e 80 cm per le donne. Vale quanto detto prima: il valore ideale è comunque più basso di 94 o 80.

-Steatosi epatica cioè fegato grasso ed intossicazione del fegato, in quanto peggiora l´eliminazione di tossine nel sangue (che quindi in circolo hanno più possibilità di danneggiare le arterie direttamente o indirettamente), favorisce l´aumento di colesterolo e trigliceridi nel sangue e favorisce la resistenza insulinica che a sua volta determina un aumento di glicemia. Tutto ciò che il fegato non elimina sia a causa di un eccesso di carico tossinico sia per un deficit di capacità detossificante (per normale invecchiamento dell´organo) resta nel circolo sanguigno e li fa danni.

-Deficit di funzionamento renale. Tutto quanto appena detto per il fegato (a parte la relazione con colesterolo, trigliceridi e resistenza insulinica) vale anche per i reni in quanto anch´essi svolgono la funzione di eliminare le tossine (quelle idrosolubili, perché il fegato elimina quelle liposolubili tramite la bile). Inoltre i reni sono direttamente responsabili – in molti casi – dell´aumento della pressione. La renina prodotta dai reni partecipa ad un complesso meccanismo di controllo e regolazione della pressione arteriosa, quando i reni invecchiano e svolgono meno bene le loro funzioni (ancor di più in caso di patologie e disturbi renali), tale regolazione diventa difettosa e la pressione tende verso l´aumento.

-Acido urico elevato. Questa sostanza è uno dei prodotti di scarto del metabolismo di proteine animali (non di quelle vegetali e questo è uno dei vantaggi nel preferire quest´ultime). In base alle più recenti ricerche l´acido urico elevato è responsabile di molti infarti ed ictus cerebrali. Livelli elevati causano cristalli di acido urico nel sangue che danneggiano le arterie contribuendo alla formazione delle placche aterosclerotiche. Tale fattore di rischio diventa più elevato e pericoloso in presenza di altri fattori di rischio come diabete o colesterolo alto.

-Omocisteina superiore a 7 vedi articolo relativo
-Carenza dei nutrienti necessari al corretto funzionamento dell´apparato cardio-vascolare. In alcuni casi tale carenza è determinata dai farmaci; ad esempio le statine (per il colesterolo) sono farmaci che inibiscono la sintesi di una sostanza molto importante per la salute del cuore, il Q10. Le giuste vitamine, minerali ed aminoacidi sono essenziali per la salute ed integrità di arterie, ad esempio l´arginina è il "precursore" dell´ossido nitrico che è essenziale per la corretta vasodilatazione di tutto il sistema cardio-vascolare. La vitamina C è essenziale per evitare l´invecchiamento delle arterie con fissurazioni, esattamente quelle che poi attirano colesterolo, calcio e macrofagi con la risultante formazione delle placche aterosclerotiche. Molti specifici nutrienti sono essenziali affinché il corpo sia in grado di disporre delle giuste quantità dei principali anti-ossidanti contro i radicali liberi. Questi sono solo alcuni, una la lista completa riempirebbe un libro come ad esempio ha fatto il Dr Rath nei suoi diversi libri, ad esempio "Perché gli animali non hanno attacchi di cuore".

-Carenza di movimento. Solo tramite un corretto e regolare esercizio fisico è possibile mantenere l´apparato cardio-vascolare in buona salute. Con l´esercizio fisico intenso (che determinino un aumento di battito e respirazione) il corpo produce molte sostanze benefiche anche altrimenti non produrrebbe in quelle quantità. Per maggiori dettagli vedi qui

-Fumo in quanto è un potente apportatore di tossine e radicali liberi.

Quindi riassumendo ecco i nemici del nostro apparato cardio-vascolare:

1)Tossine
2)Radicali liberi
3)Carenza di agenti anti-ossidanti (contro i radicali liberi)
4)Errata alimentazione
5)Glicemia elevata (non solo quella a stomaco vuoto)
6)Colesterolo o trigliceridi alti
7)Ipertensione
8)Infiammazione
9)Grasso addominale
10)Fegato steatosico o sovraccaricato
11)Acido urico elevato
12)Omocisteinemia sopra il valore di 7
13)Carenza di nutrienti essenziali
14)Carenza di movimento
15)Fumo
Come monitorare e valutare questi fattori di rischio?

1)Tossine / sintomatologia
2)Radicali liberi / specifici laboratori misurano sia i livelli di radicali liberi sia le quantità di antiossidanti che il corpo ha a disposizione, oppure valutazione di elementi fisici riconducibili ad invecchiamento precoce.
3)Carenza di agenti anti-ossidanti (agiscono contro i radicali liberi)
4)Errata alimentazione / confronto con un esperto di alimentazione
5)Glicemia elevata (non solo quella a stomaco vuoto) / esami del sangue sia della glicemia che dell´emoglobina glicata.
6)Colesterolo o trigliceridi elevati / esami del sangue, ciò che più conta per il colesterolo non è solo il totale ma anche il rapporto tra il totale ed il colesterolo buono (HDL) che deve essere inferiore a 3,5. Per cui è più a rischio chi ha il colesterolo 190 e HDL 30 rispetto a chi ha 250/85.
7)Ipertensione / misurazione
8)Infiammazione / esame del sangue della proteina C reattiva
9)Grasso addominale / Misurazione della circonferenza addominale
10)Fegato steatosico o sovraccaricato / esami del sangue, ecografia addome completo, specifici esami di funzionalità epatica
11)Acido urico elevato / esame del sangue
12)Omocisteinemia sopra il valore di 7 /Esami del sangue di: omocisteina, meglio se anche: folati e B12.
13)Carenza di nutrienti essenziali / esami del sangue di routine o esami e test specializzate per le carenze nutrizionali
14)Carenza di movimento / valutazione personale
15)Fumo / valutazione personale
Quindi un completo programma di prevenzione e/o trattamento per l´apparato cardiovascolare consisterebbe dei seguenti gradini:

1)Valutazioni, esami, test ecc. e completa raccolta dati

2)Tramite i risultati determinazione dei punti deboli (tra quelli sopra elencati) che dovranno essere indirizzati.

3)Programma personalizzato per riequilibrare tutti i fattori di rischio presenti. Tutto i punti sopra elencati possono essere trattati; per il fegato steatosico esiste un programma specifico fitoterapico che nella mia esperienza ha sempre risolto la steatosi, la glicemia alta si può correggere tramite uno specifico piano alimentare ed integrazione volta a abbassarla, ecc. ogni punto menzionato ha la sua soluzione.

La strategia quindi è quella di individuare i fattori di rischio presenti e risolverli. Ma qualunque sia la situazione vi sono dei fattori su cui, se si vuole fare prevenzione cardiovascolare, è sempre meglio lavorare. Per cui ad esempio chi è sopra i 50 anni e non ha nessuno fattore di rischio rilevato, dovrebbe come prevenzione di base seguire alcune regole di buon senso:

1)Alimentazione di tipo antinfiammatorio e normo-glicemizzante con molti antiossidanti.

2)Evitare di assumere regolarmente alimenti che favoriscano i picchi di glicemia

3)Fare regolare movimento fisico (che aumenti battito e respirazione)

4)Evitare il fumo

5)Programma base di integrazione di nutrienti per arterie e cuore

6)Esami del sangue fatti regolarmente per i seguenti valori di: emocromo, colesterolo totale, colesterolo HDL (quello buono), trigliceridi, glicemia, emoglobina glicata, omocisteina, proteina C reattiva, acido urico, creatinina, transaminasi e gamma GT.

7)Controllo della pressione

8)Se applicabile monitoraggio della circonferenza addominale.

A ciò si aggiunge un gradino in più per ogni fattore di rischio specifico individuale. Ad esempio una persona che ha 60 anni e come fattori di rischio ha la pressione alta ed un fegato steatosico (grasso) dovrà lavorare o tenere d´occhio gli 8 punti qui sopra oltre ad un programma specifico per abbassare la pressione in modo da ridurre od azzerare la necessità di farmaci e dovrà altresì depurare il fegato con un programma specifico per la steatosi.

Per quanto riguarda gli esami del sangue va specificato che il range di "normalità" specificato dai diversi laboratori di analisi a fianco del valore analizzato, non corrispondono ai valori necessari per una condizione di salute ideale ma a quei valori che sono o normali (a metà del range) o semplicemente non ancora sufficientemente alti da costituire un indicatore di malattia o patologia. Quindi vedere che l´omocisteina è a 13 e quindi "in range" per molti laboratori non vuole dire che si possa dormire sonni tranquilli poiché il valore ideale è 7 come specificato qui.
Oppure per le transaminasi il valore ideale è 15 per entrambe mentre alcuni laboratori arrivano a considerare "in range" valori fino a 40.
Quindi avere l´ALT (una delle due transaminasi) a 35 vuol dire per il medico tutto a posto "Lei è sano come un pesce!" mentre in realtà significa un fegato in difficoltà, quindi probabilmente senza alcuna patologia ma con le sue funzioni sicuramente indebolite o non ottimali.

Lavorare sulla propria prevenzione cardio-vascolare con un programma simile vuol dire:

1)Per chi ha già molti fattori di rischio, poterli migliorare considerevolmente.
2)Per chi non ha alcun fattore di rischio specifico a parte l´età, vuole dire non solo allontanare il più possibile tali fattori ma anche migliorare la propria qualità di vita attuale e la propria performace psicofisica.