I MOTIVI DEL SOVRAPPESO - PERCHE´ E´ DIFFICILE PERDERE PESO

18-12-2011 23:03 -

Argomento direi scottante poiché molto studiato, molto discusso ed anche molto sfruttato a livello commerciale.

E´ uno degli argomenti su cui si è scritto di più ed ogni nuovo libro e relativa nuova dieta inizia la trattazione spiegando perché tutte le altre diete non possono funzionare...

A volte la presunzione che emerge sembra un po´ esagerata anche perché alla fine, nessuno di questi libri o teorie o diete sembra essere in grado di fornire - da solo - dei risultati positivi omogenei per tutti.

E´ però vero che molto spesso ognuna di queste teorie o libro o dieta mette l´accento su uno squilibrio o carenza specifica che effettivamente in alcuni casi può contribuire al sovrappeso ed in altri casi rappresentare anche la causa principale di sovrappeso.

Insito nella Naturopatia troviamo il concetto che il corpo ed i suoi squilibri devono essere analizzati ed affrontati in senso olistico, cioè non affrontando solo l´aspetto sintomatico ma tutti i fattori, organi e funzioni che sono collegati allo squilibrio che si vuole risolvere.

Sovrappeso ed obesità sono causati ed influenzati da molti fattori ed ogni persona affetta da sovrappeso avrà solo alcuni o molti di questi fattori che saranno rilevanti nel determinare il problema. Avrà quindi bisogno di un suo programma su misura per avere risultati nel perdere chili in eccesso.

Ecco perché non è mai stato trovato fino ad ora il prodotto o il trattamento che in modo sistematico ottiene risultati in tutti i casi di sovrappeso. Il giusto approccio consiste dunque nell´analisi degli squilibri specifici di una persona che possono determinare sovrappeso o obesità e nell´indirizzare in modo adeguato tali squilibri in modo da ripristinare nel migliore dei modi il corretto funzionamento degli organi, apparati o funzioni coinvolte.

Vediamo ora alcuni dei motivi che possono determinare un problema di sovrappeso o obesità. E´ importante conoscere bene questi punti poiché - quando non risolti ed individuati - sono quelli che fanno fallire una dieta od un programma dimagrante.


ASPETTI PSICOSOMATICI


L´eccesso di peso può essere causato anche da un motivo psicosomatico, ad esempio nel caso in cui - seguendo un calcolo non consapevole e poco razionale - la mente determina e stabilisce che il sovrappeso possa fornire un qualche tipo di vantaggio o giustificazione per le proprie incapacità. La naturopatia per indirizzare tali cause può utilizzare i Fiori Australiani, di Bach i Fiori Italiani ecc.


ALIMENTAZIONE IPERGLUCIDICA



La dieta Aktins, la zona, la iperproteica, la tisanoreica ed altre diete sono più o meno basate sullo stesso principio: la conversione eccessiva in grassi di ciò che mangiamo e la difficoltà a scioglierli, si verifica soprattutto come conseguenza di un aumentato livello di insulina, anche se temporaneo e non patologico. In questo fattore c´è la spiegazione del perché molte diete, ad esempio quelle ipocaloriche, spesso non ottengono i risultati previsti. E´ l´insulina che consente la trasformazione degli zuccheri nel sangue, in grassi. Quindi per poter controllare il peso o per perderlo, bisogna anche sapere come controllare i livelli di insulina tramite l´alimentazione.
La quantità di insulina prodotta è determinata dai seguenti fattori:

1) I carboidrati (specialmente se mangiati da soli) fanno innalzare l´insulina molto di più di grassi e proteine. Se poi sono carboidrati semplici come gli zuccheri, miele, etc. l´effetto insulina è maggiore.
2) Il Pancreas produce insulina agli inizi di un pasto, anche in proporzione alla memoria che il pancreas stesso ha registrato dell´insulina prodotta nei pasti delle ultime 20 ore. Per cui più carboidrati si sono mangiati nelle ultime 20 ore e più insulina verrà prodotta durante quel pasto.
3) Più si introducono zuccheri e carboidrati a distanze ravvicinate e più aumenta l´insulina prodotta di volta in volta. Per cui mangiare 200 gr di pane suddivisi in 50 grammi ogni ora, fa salire l´insulina molto di più che non se i 200 gr fossero stati introdotti in un unico pasto.
4) Il pancreas aumenta di molto la produzione di insulina se il pasto dura più di 50 minuti. Ciò con cui il pasto viene iniziato è pure importante per l´insulina: prima di ingerire carboidrati è meglio mangiare
fibre: l´insalata.

Ciò che è sbagliato è il consigliare diete continuative con carenza totale di carboidrati (come inizialmente era la tisanoreica) poiché ciò può essere dannoso a fegato e reni a causa di un aumento dei residui azotati che forza questi organi ad un lavoro per i quali non sono predisposti.

Questo fattore è fondamentale in quanto un forte difetto dell´alimentazione a noi suggerita ogni giorno dall´industria alimentare, come evidente nei supermercati, è proprio l´eccesso di zuccheri e carboidrati. In America dove l´obesità dei bambini rappresenta un grosso problema sociale l´eccesso di zuccheri e carboidrati è molto pronunciata, più che in Europa dove il problema è comunque presente.

INFIAMMAZIONE CRONICA SUBCLINICA ( O SILENTE)


Mentre la precedente rappresenta una causa di sovrappeso oggi molto nota e conosciuta , quella relativa all´infiammazione è meno conosciuta ma altrettanto importante.

Il nostro organismo è dotato di meccanismi di autoregolazione come per la temperatura, il livello di acidità (PH) o la pressione sanguigna che consentono, pur in presenza di fattori di disturbo, di mantenere costanti determinati valori. Ad esempio pur ingerendo molti alimenti acidificanti il PH del sangue resta sempre all´interno di una gamma molto ristretta di valori tra il 7,35 ed il 7,45.

Ebbene è presente anche un sistema omeostatico per quanto riguarda il sovrappeso, tale per cui un preciso equilibrio riguardante il peso dovrebbe essere mantenuto quasi in automatico. Tale sistema è basato principalmente sull´ormone leptina che ha delle funzioni "dimagranti" in quanto diminuisce lo stimolo alla fame ed aumenta il dispendio energetico per il mantenimento della temperatura corporea.

La leptina è prodotta dagli adipociti per cui più adipociti sono presenti (aumento di grasso corporeo) e più leptina viene prodotta con l´effetto di aumentare l´utilizzo delle riserve energetiche riequilibrando così il peso della persona.

Tale sistema però è negativamente influenzato dalla presenza di infiammazione nell´organismo. Cioè più infiammazione è presente e più l´effetto anoressizzante della leptina viene inibito. Tale infiammazione non deve necessariamente essere ad un livello tale per cui i livelli di PRC (proteina C reattiva) e la VES (velocità di eritrosedimentazione) escano dal range previsto. Ecco perché di chiama infiammazione sub-clinica visto che non necessariamente viene individuata dagli esami clinici ematici.

Quali sono le cause subcliniche più frequenti che possono determinare un´alterazione della funzionalità della leptina? I principali sono tre: 1) lo stesso sovrappeso: gli adipociti non producono solo leptina ma anche mediatori dell´infiammazione come la IL6 (interleuchina # 6) o la stessa PCR. 2) la cellulite 3) terza è più importante: l´infiammazione intestinale determinata da fattori patogeni (batteri, lieviti come la candida, parassiti ecc.) e dalle intolleranze alimentari.

La maggior parte delle donne che, passando dal mio studio hanno seguito un programma di esclusione degli alimenti intolleranti, hanno perso peso in eccesso anche nei casi in cui il programma alimentare era volto a tutt´altro tipo di problema.

E´ dunque consigliabile a chi non perde peso, nonostante una dieta stretta basata sull´indice glicemico, un completo programma di depurazione intestinale come qui delineato.


Se poi la cellulite non è di tipo leggero si rende necessario anche un programma anticellulitico particolarmente volto ad abbassare il livello di infiammazione locale se lo scopo principale è quello di perdere peso.


METABOLISMO TIROIDEO RALLENTATO


Metabolismo tiroideo rallentato non vuole necessariamente dire valori errati di T3, T4 o TSH i quali possono benissimo essere nella normalità pur in una condizione di alterazione dei meccanismi determinati dagli ormoni. In presenza di un tale squilibrio sarà più facile riscontrare un aumento di peso a gambe e glutei, ritenzione idrica e costipazione.

Ciò che spesso si verifica è che la tiroide funziona benissimo, gli ormoni vengono prodotti ma non hanno efficacia a causa di una resistenza recettoriale a livello cellulare che fa si che l´ormone sia efficace solo in parte con effetti quasi identici a quelli che si verificano nell´ipotiroidismo primario.

Un eccesso di stress e dunque di cortisolo determina un rallentamento della trasformazione della forma inattiva del principale ormone tiroideo - il T4 - nella forma attiva - il T3. Inoltre uno stress sulle ghiandole surrenali contribuisce all´ipotiroidismo "funzionale" ciò quando gli ormoni vengono prodotti ma non funzionano come dovrebbero.

Quindi uno dei modi di riequilibrare il corretto funzionamento degli ormoni tiroidei e della tiroide è quello riequilibrare le ghiandole surrenali spesso esaurite a causa di stress.

La temperatura media misurata per quattro mattine prima di alzarsi e prima di qualunque sforzo fisico (per la donna lontano dal periodo di ovulazione) è un indice diretto ed affidabile sul corretto funzionamento degli ormoni tiroidei.


RESISTENZA INSULINICA


Questo problema è strettamente correlato a quello già analizzato con l´alimentazione iperglucidica in quanto sono tutti e due connessi a glicemia ed insulina.

Se l´insulina funziona correttamente, nel momento in cui aumentano gli zuccheri nel sangue questi sono immediatamente abbassati grazie all´insulina che consente al glucosio di entrare nelle cellule e di essere depositato nel fegato ad opera della glicogeno-sintetasi sotto forma di glicogeno. Inoltre l´insulina trasforma gli zuccheri in eccesso in trigliceridi cioè.....il grasso che non desideriamo. Se l´insulina è efficiente ed i carboidrati assunti dall´alimentazione non sono troppi, questi una volta assorbiti, trasformati in glucosio e messi in circolo, entrano nelle cellule dell´organismo e vengono depositati nel fegato sotto forma di glicogeno ma non vengono trasformati in trigliceridi cioè in grassi.

Se i carboidrati assunti sono sempre in quantità modiche ma l´insulina non è efficiente nel far entrare il glucosio nelle cellule e a trasformarlo in glicogeno allora il glucosio - per quanto non in eccesso - sarà trasformato in grassi depositati

Il fenomeno dell´insulino-resistenza si viene a creare nel momento in cui la "chiave" che l´insulina utilizza nelle cellule per farvi entrare glucosio non funziona o funziona poco. Quindi per ottenere lo stesso risultato il pancreas tende a produrre più insulina la quale, avendo difficoltà a fare utilizzare il glucosio, lo trasformerà in trigliceridi cioè grassi.

Quali sono la cause della resistenza insulinica:

1) troppi dolci e/o carboidrati nella dieta
2) troppi alcolici
3) stress. Il cortisolo è causa diretta di resistenza insulinica
4) steatosi o fegato grasso
5) scarsa attività fisica

Ecco un altro motivo importante per fare esercizio fisico; questo riabilita ed aumenta la capacità delle cellule ad assorbire glucosio riducendo e normalizzando la resistenza insulinica. Diversamente le cellule già piene di glucosio non utilizzato, come sistema di difesa diminuiscono l´efficacia dei loro recettori ormonali all´insulina.

La resistenza insulinica ha vastissime implicazioni a livello delle più comuni patologie degenerative come l´insorgenza del diabete, l´instaurarsi della sindrome metabolica e quindi infiammazione, radicali liberi, alta pressione ecc.

Quando abbiamo resistenza insulinica e sintetizziamo troppi grassi, dov´è che questi vanno a finire ?

Nel caso di metabolismo tiroideo difettoso i trigliceridi in eccesso si depositano principalmente nelle gambe e nei glutei; tipica forma mediterranea a pera.

Nel caso di metabolismo glucidico difettoso (ad esempio resistenza insulinica) l´eccesso di trigliceridi viene depositato principalmente sotto forma di adipe addominale, la pancetta.
Abbiamo così la classica conformazione a mela.

PERA = METABOLISMO TIROIDEO
MELA = METABOLISMO GLUCIDICO

Il grasso accumulato a livello addominale è funzionalmente diverso da quello accumulato in altre parti del corpo. Ad esempio solo questo tipo grasso produce in quantità un mediatore dell´infiammazione - Interleuchina 6 - che a sua volta stimola la produzione da parte del fegato delle proteine infiammatorie da fase acuta come il fibrinogeno che aumenta la formazione di trombi ed emboli. Ecco perché il grasso addominale ha un´alta incidenza sui rischi di problemi all´apparato cardio-vascolare.

ESTROGENI


Gli estrogeni proteggono la donna sotto molti punti di vista; cardiovascolare in primis ma anche per quanto riguarda l´accumulo di adipe addominale. Con la pre-menopausa è facile vedere la classica pancetta.

CANDIDA, PARASSITI E BATTERI


Ospitare tali germi purtroppo è molto più frequente di quanto si pensi. Per una conoscenza e risoluzione di questo problema rimando al sito: www.naturopatiaprofessionale.net

Senza entrare nel dettagli si sottolinea qui il forte squilibrio nel nostro metabolismo causato da agenti patogeni. Dalla mia esperienza posso dire di aver visto molte persone in soprappeso dimagrire dopo una cura antiparassitaria ma anche persone in sottopeso riprendere la forma naturale.


PICCOLA INSUFFICIENZA EPATICA - FEGATO


Tale disturbo non è una malattia ma un deficit di funzionalità molto molto frequente. Si può dire con certezza che nessuno sopra i 30 anni possiede un fegato funzionale al 100%. Tale percentuale può scendere anche al 30% senza che sia possibile riscontrare alcunché di anomalo nel pannello epatico degli esami ematici (transaminasi, gamma-GT, bilirubina ecc).

In effetti dopo i trenta il fegato inizia una fase discendente che non si fermerà passando da una percentuale di funzionamento prossima al 100% fino a valori sempre più bassi.

Può essere di conforto sapere che esistono dei protocolli naturopatici che letteralmente invertono questa tendenza ripristinando percentuali più alte di funzionalità epatica e maggiore benessere per tutto l´organismo.

Il fegato è la nostra "industria chimica" dove avvengono la gran parte delle trasformazioni biochimiche più importanti. Ciò include la regolazione del metabolismo glucidico (vedi sopra alimentazione iperglucidica e resistenza insulinica), il metabolismo lipidico ecc.

In poche parole un fegato che funziona meno renderà molto difficile alla persona in sovrappeso, il compito di perdere qualche chilo.

TOSSINE


Fattore chiaramente collegato al precedente ma che coinvolge tutto l´organismo. Quando gli organi emuntori non sono in grado di eliminare a velocità sufficiente le tossine provenienti dall´esterno e dall´alimentazione e quelle endogene generate dal metabolismo interno, queste vengono depositate nei tessuti e da li determinano la ritenzione di liquidi ed altresì di trigliceridi. Ecco perché molti naturopati iniziano un programma dimagrante con la depurazione. Se questa fosse l´unica causa di sovrappeso allora sarebbe facile dimagrire con un po´ di depurazione. Questo in effetti è un´azione fondamentale in ogni caso ma non sempre risolutiva del problema di sovrappeso.


FAME NERVOSA


Questo motivo di sovrappeso non ha bisogno di molte spiegazioni: se una persona a causa di fame nervosa assume alimenti in eccesso, il bilancio energetico ne soffrirà in termini di un accumulo di calorie che verranno così depositate sotto forma di grassi.

La fame nervosa spesso, più che per motivi psicologici, dipende anche da uno squilibrio biochimico - ormonale. La persona sente un forte desiderio e non sa che, riequilibrando tale squilibrio biochimico, quel desiderio che la persona pensa essere psicologico-mentale sparisce o diminuisce considerevolmente.

Per risolvere la fame nervosa è necessario riequilibrare alcuni dei punti già esposti in quanto lo squilibrio biochimico che determina un desiderio in eccesso di alimenti può dipendere da una glicemia non stabile (disglicemia), da un eccesso di caffè, da possibili squilibri ormonali e da carenza di serotonina. Questo ultimo punto può essere considerevolmente migliorato con l´assunzione regolare di 5HTP - un precursore della serotonina tenendo presente che gli effetti non si presentano prima di un mese dall´inizio di un´assunzione regolare.

Facendo un riassunto delle cause fisiche di sovrappeso sopra esposte, queste possono essere catalogate in:

1) Tossine e difficoltà depurativa
2) Alimentazione errata
3) Squilibri ormonali
4) Agenti patogeni

Ogni persona in sovrappeso avrà uno o più di questi fattori a determinare i chili di troppo. Il programma di dimagrimento più efficace sarà dunque quello che lavorerà selettivamente ed efficacemente sui punti giusti evitando di insistere su quei punti che non sono la causa del sovrappeso.

L´errore più frequente quindi sarà quello di cercare di dimagrire diminuendo la quantità di cibo assunto senza prestare attenzione alle intolleranze alimentari, alla capacità depurativa e funzionale del fegato, ad un corretto equilibrio ormonale e a tutti gli altri fattori coinvolti qui elencati.

Data la complessità della materia è consigliabile rivolgersi ad un naturopata o ad un medico che sia in grado di individuare e risolvere tutte le cause di sovrappeso. Gli unici punti su cui mi sento di consigliare un fai-da-te sono le intolleranze alimentari per abbassare il livello di infiammazione silente e l´attuazione di un´alimentazione normo-glicemica. In molti casi queste due azioni porteranno ad un miglioramento ed in altri casi sarà necessario individuare tutti i deficit funzionali specifici da riequilibrare.

Il bello di tutto ciò è che una volta individuate le giuste ragioni di sovrappeso ed affrontate con un programma mirato al loro riequilibrio, la persona perde i chili in eccesso ma senza fatica
e soprattutto non li riprende.