GASTRITE

27-02-2011 14:34 -

La gastrite viene definita come un processo infiammatorio dello stomaco che interessa in modo particolare la tunica mucosa dello stesso. Può presentarsi sia in forma acuta che in forma cronica.

SINTOMI


- Bruciore o dolore lancinante localizzato nella regione superiore dell´addome (epigastrica) che solitamente si manifesta a stomaco vuoto o circa un ora dopo i pasti. Il dolore può presentarsi anche di notte.
- Nausea
- Vomito
- A volte cefalea e sensazione di bocca impastata

La gastrite spesso viene erroneamente considerata come il risultato di un´eccessiva produzione di acidi gastrici. In realtà si può instaurare anche in uno stomaco con ipocloridria (bassa produzione di acido cloridrico) nel caso in cui lo strato di muco protettivo deputato a proteggere la mucosa dall´acidità non sia in grado per motivi che vedremo, di svolgere adeguatamente la sua funzione così esponendo il tessuto all´azione dei succhi gastrici.

La gastrite dipende da un corretto rapporto tra protezione della mucosa e l´aggressività dei succhi gastrici che a sua volta dipende sia dalla quantità di acidi che dal loro PH. Ph molto basso e elevate quantità di acidi prodotti rappresentano un alto livello di aggressività che possono produrre pochi danni se la mucosa è ben protetta.

La mucosa gastro‐duodenale in condizioni normali è assai resistente all´azione del secreto acido‐peptico;
l´insorgenza di gastrite od ulcera nello stomaco viene quindi considerata la risultante di uno squilibrio
tra i fattori aggressivi per la mucosa (HCl e pepsina, sostanze gastrolesive, batteri, ecc.) e quelli difensivi
(secrezione di muco e produzione di bicarbonato , flusso ematico intramucoso, turnover cellulare) che concorrono alla
costituzione della cosiddetta "barriera mucosa".


L´acido cloridrico è utile alla digestione in quanto denatura le proteine ingerite iniziandone la scomposizione ed attiva il pepsinogeno trasformandolo in pepsina che è l´enzima deputato alla scissione di proteine in peptidi più corti che saranno poi ulteriormente scissi in aminoacidi nel duodeno e nel tenue.
E´ inoltre importante poiché un PH basso costituisce un ottima barriera immunologica distruggendo batteri e germi patogeni ingeriti tramite l´alimentazione.

Un PH basso nello stomaco è inoltre di aiuto per il corretto assorbimento dei minerali.

CAUSE


- Stress
- Farmaci come aspirina ed antinfiammatori non steroidei
- Intolleranze alimentari
- Alimentazione eccessivamente acidificante ed irritante
- Fumo
- Alcool
- Disbiosi intestinale
- Infezione da Helicobacter Pylori

STRESS

Lo stress favorisce la gastrite con un doppio meccanismo: da un lato aumenta la produzione di acido nello stomaco e dall´altro indebolisce la protezione della mucosa gastrica. Il primo effetto è correlato ad un aumento di cortisolo ed adrenalina, ormoni dello stress che hanno l´effetto di aumentare l´acidità a livello sistemico e cioè in tutto l´organismo. Il risultato è un aumento della produzione di acidi da parte dello stomaco. L´acidità gastrica è inoltre influenzata direttamente dal sistema nervoso tramite il nervo vago, questa è un influenza più diretta e rapida rispetto a quella ormonale. Sono moltissime le conseguenze negative sull´organismo di un aumento duraturo di cortisolo ed adrenalina ed infatti anche il secondo meccanismo - la diminuita protezione della mucosa gastrica - dipende da questi ormoni che, favorendo i processi di catabolismo (utilizzo dei tessuti per scopi di produzione energetica o di mantenimento dell´omeostasi), inibiscono i processi anabolici di sintesi e rinnovamento dei tessuti con la conseguenza di una mucosa gastrica più debole nei confronti dei succhi gastrici.

FARMACI

Questi danneggiano la mucosa dello stomaco non tanto per l´effetto di aumentata acidità (che indirettamente è presente in quanto la maggior parte dei farmaci ha un effetto acidificante) quanto per l´inibizione di sintesi di determinati mediatori (prostaglandine) dell´infiammazione che però oltre ad essere coinvolti nei processi flogistici hanno anche altre funzioni tra le quali un corretto flusso renale, l´integrità della mucosa gastrica e l´aggregazione piastrinica. Quindi inibendo la sintesi delle prostaglandine di tipo 2 oltre a ridurre dolore ed infiammazione si determinano vari danni all´organismo tra i quali una mucosa gastrica meno protetta nei confronti dell´azione erosiva dell´acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali dello stomaco.
Il meccanismo dei farmaci antinfiammatori non steroidei agisce inibendo l´enzima che sintetizza le prostaglandine "pro infiammatorie" e cioè le ciclo-ossigenasi o Cox. Se il farmaco è selettivo ed inibisce solo le Cox-2 i danni sono minori in quanto si lasciano inalterate le Cox-1 che sono quelle da cui dipende l´integrità della mucosa gastroenterica.

Gli effetti negativi causati dai farmaci al tratto gastro-digerente non terminano qui; chiunque abbia assunto antinfiammatori o antidolorifici per lungo tempo sotto controllo medico sa molto bene che al farmaco ne viene affiancato un altro detto gastroprotettore, allo scopo appunto di limitare i danni allo stomaco. Il più delle volte il gastro-protettore è un inibitore della pompa protonica cioè quel "dispositivo" cellulare che appunto pompa ioni idrogeno all´interno dello stomaco che poi assieme al cloro formano l´acido cloridrico. Di fatto si blocca la produzione di acido cloridrico e ciò se da un lato limita e solo in parte, l´effetto negativo del farmaco antidolorifico od antinfiammatorio, dall´altra innesca una serie di effetti collaterali in quanto si vengono ad alterare equilibri molto importanti.
Il gastro-protettore può anche essere un semplice antiacido o un inibitore recettoriale H2. In ogni caso gli effetti collaterali menzionati sussistono anche se l´intensità di tali effetti varia con il tipo di gastroprotettore.


Ad esempio a causa di un aumento del PH vi è una diminuzione della barriera protettiva nei confronti di germi patogeni per cui la persona è più suscettibile ad infezioni di candida albicanis collegamento aperto in un´altra finestra>candida albicanis, batteri, parassiti ecc. Inoltre si limita la capacità digerente dello stomaco - basata appunto sull´acidità gastrica - con la conseguenza di inviare all´intestino un chimo non adeguatamente pre-digerito soprattutto per quanto riguarda le proteine. Ciò determina un aumento di peptidi non completamente scomposti a livello del tenue con la derivante insorgenza o peggioramento delle intolleranze alimentari. Tutto ciò è causa di un aumentato livello infiammatorio intestinale che facilità l´insorgere di patologie del sistema immunitario come le malattie autoimmuni, le malattie a carattere allergico e/o un indebolimento del nostro sistema di difesa.

Esistono però dei casi in cui l´inibitore della pompa protonica è di vitale importanza. Si tratta del caso in cui il sistema di controllo dell´acidità (bio-feedback)risulta alterato con una continua ed eccessiva produzione di gastrina: l´ormone che stimola la secrezione dei succhi gastrici.
Quando il sistema di feedback è alterato l´uso degli inibitori della pompa protonica è imperativo almeno fino a che tale sistemanon venga ripristinato al suo livello di normale operatività.

Per comprendere se siamo in una situazione di questo tipo può essere utile per il medico richiedere il pannello gastrico (meno invasivo dei classici strumenti diagnostici come il sondino gastrico) per il rilevamento ematico di pepsinogeno 1, pepsinogeno 2 e gastrina 17. Laddove ciò è possibile bisognerebbe ridurre al minimo l´utilizzo dei gastroprotettori.

INTOLLERANZE ALIMENTARI

Le intolleranze alimentari favoriscono i processi infiammatori del tratto gastro-enterico. Per un approfondimento vedere l´articolo relativo.

Inoltre vi è un fattore indiretto che collega intolleranze ad un aumento di acidità: le intolleranze a causa delle cosiddette reazioni crociate, favoriscono le allergie sia di tipo aereo (pollini acari ecc.) che di tipo alimentare. Poiché le allergie implicano un aumento di produzione di istamina ciò causa un aumento di acidità nello stomaco. L´istamina esercita un potente effetto stimolante sulla secrezione acida mediato da H2 recettori delle cellule acido-secernente.

Inoltre le allergie alimentari determinano un deposito di immuno-complessi nella mucosa gastro-enterica che innescano processi infiammatori.

ALIMENTAZIONE

Un alimentazione eccessivamente acidificante predispone l´insorgenza di gastrite.

In particolare sono acidificanti:

Caffè
Alcool
Dolci
Dolcificanti
Carboidrati raffinati
Proteine animali
Formaggi stagionati
Uova
Arachidi o noccioline americane
Bevande gasate
The nero

Sono alcalinizzanti:

Frutta
Verdura
Frutta secca (non le arachidi)
Spremuta di limone
Burro
Olio di oliva
The alle erbe

HELICOBACTER PYLORI E DISBIOSI INTESTINALE

La disbiosi intestinale favorisce l´insorgere dell´helicobacter pylori nello stomaco. Questo batterio è presente nella maggior parte delle gastriti ed ulcere ma non è detto che in sua presenza si sviluppi automaticamente una gastrite. E´ molto frequente il caso in cui una volta eliminato l´helicobacter pylori, la gastrite regredisca a guarisca in tempi rapidi. Può dunque essere considerato un importante fattore predisponente alla gastrite.
Paradossalmente questo batterio si instaura più facilmente quando il PH dello stomaco è più alto del normale quindi meno acido. In presenza di questo batterio bisognerà prendere in considerazione le cause possibili di ipocloridria come esposto nell´articolo sul malassorbimento. Ovviamente dopo aver risolto la gastrite.

TRATTAMENTO DELLE GASTRITI


TRATTAMENTO CONVENZIONALE:

Nella gastrite moderata viene in genere consigliato un antiacido da banco a base di sostanze basificanti come il carbonato di calcio o l´idrato di magnesio o di alluminio.
Quando ciò non è sufficiente si usa la cimetidina che è un antagonista recettoriale H2 o farmaci simili. Come ulteriore gradino su utilizzano gli inibitori della pompa protonica come l´omeprazolo.
Tutti questi farmaci hanno molti effetti collaterali che non saranno qui menzionati. A parte gli effetti collaterali i veri problemi derivanti dall´uso di questi farmaci sono l´incapacità di risolvere le vere cause della gastrite. L´uso di questi farmaci può dunque essere di aiuto ma solo temporaneamente e nei casi più gravi in cui i rimedi naturali necessitano dell´ausilio temporaneo dei rimedi chimici per poter correggere il terreno che ha consentito lo sviluppo della gastrite stessa.
Si sconsiglia pertanto l´uso continuativo di tutte e tre le categorie di farmaci :

- Antiacidi
- Antagonisti H2
- Inibitori della pompa protonica

per questi due motivi fondamentali:

1) I loro considerevoli effetti collaterali
2) Il fatto che non risolvono le cause basilari della gastrite.

Spesso si affianca al trattamento farmacologico un programma alimentare ma che ha l´unico obiettivo di eliminare dalla dieta alimenti notoriamente acidificanti o irritanti per lo stomaco.

TRATTAMENTO NATUROPATICO

Come spesso succede il trattamento naturopatico, poiché non cura la malattia ma riequilibra le varie funzioni fisiologiche connesse con il fenomeno in questione, non si indirizza ad un unico fattore ma ad un complesso di fattori. Segue una serie di azioni che possono essere necessarie in parte o tutte:

1) programma antistress relativo allo stile di vita della persona in modo da ridurre o limitare laddove sia possibile le fonti di stress.
2) In tal senso ottenere un´ottima qualità e quantità del sonno, periodo durante il quale si accentuano i processi di rinnovamento e riparatori. Utile l´uso della melatonina.
3) Programma di integrazione antistress per limitare i danni causati da un eccesso di cortisolo
4) Consigli alimentari sul come mangiare: tranquillità durante il pasto, pochi liquidi, masticazione completa ecc.
5) Riequilibrio sistemico del PH
6) Eliminazione tramite test degli alimenti a cui il corpo è intollerante.
7) Laddove possibile ed in coordinazione con il medico curante: sostituire eventuali farmaci antinfiammatori e/o antidolorifici con programmi naturali per la riduzione di dolore ed infiammazione.
8) Trattamento naturopatico delle allergie anche ai pollini laddove presenti
9) Assunzione di estratti fitoterapici specifici in caso di helicobacter pylori e successivo uso di prebiotici specifici per la gastrite.
10) Modifica dello stile di vita: fumo, alcool ecc.
11) Fitoterapici, vitamine e minerali ad azione cicatrizzante per riparare la mucosa gastrica.

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