STRESS - INFIAMMAZIONE INTESTINALE E SOVRAPPESO

06-09-2008 12:02 -

Un altro aspetto del funzionamento del nostro intestino in relazione sia al sistema nervoso che a quello endocrino, è quello relativo al "turnover" epiteliale delle mucose del tratto digerente. Le cellule di tali mucose sono soggette a forte usura essendo a contatto con i succhi digestivi, enzimatici e con il cibo in movimento. In condizioni di normalità dunque l´organismo è in grado di rinnovare questi epiteli rapidamente così da mantenere la completa funzionalità della mucosa nel suo lavoro di filtro ed assorbimento dei nutrienti.

In condizioni di stress un tale equilibrio può cambiare in quanto stress vuol dire aumentata produzione di cortisolo il quale, causando vasocostrizione anche nei villi intestinali, determina un cattivo trofismo della mucosa rendendo più difficile il rinnovamento delle cellule danneggiate o "a fine corsa". Inoltre il cortisolo favorendo i processi catabolici ed inibendo quelli anabolici ostacola ulteriormente il rinnovamento della mucosa che risulta pertanto più indebolita e soggetta ad infiammazione. In generale il cortisolo attiva il sistema nervoso simpatico connesso con l´usura dei tessuti ed inibisce il sistema nervoso parasimpatico che è quello collegato al rinnovamento dei tessuti.

La melatonina, un ormone prodotto dall´epifisi, favorisce proprio quei processi notturni di rinnovamento dei tessuti per compensare il logoramento avvenuto durante il giorno. Di notte i processi anabolici sono favoriti, grazie appunto alla melatonina mentre di giorno lo sono i processi catabolici.

Poiché il cortisolo è antagonista alla melatonina limitandone l´effetto, un eccesso di stress causa anche un disturbo di questo equilibrio a svantaggio del rinnovamento dei tessuti.

In parole più semplici lo stress logora il nostro intestino ed è quindi chiara la relazione tra stress e patologie di tipo infiammatorio degenerativo come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn.

All´inizio l´infiammazione è tenuta sotto controllo proprio dal cortisolo ma, se lo stress continua e passa alla fase di esaurimento delle ghiandole surrenali in cui l´organismo non è più in grado di produrre abbastanza cortisolo, non solo abbiamo dei tessuti deteriorati ma anche un infiammazione non più controllata che tende ad aumentare.

Questi concetti sono importanti per capire come trattare con metodi naturali patologie intestinali di tipo infiammatorio ed altresì per affrontare lo stress cronico. Anche a livello medico è auspicabile che tali concetti vengano utilizzati nelle cure per lo stress.

Un altro fattore iatrogeno che tende a perpetuare questo circolo vizioso tra stress ed infiammazione sistemica è l´uso degli antinfiammatori non steroidei (FANS) in quanto uno degli effetti collaterali è proprio quello di danneggiare le mucose del tratto digerente aumentandone quindi il livello di infiammazione.

Paradossalmente più prendiamo i FANS e più aumentiamo le cause dell´infiammazione e dello stress in quanto l´infiammazione stessa genera più stress poiché l´organismo tenta di spegnerla proprio tramite il cortisolo. Questo è comunque un circolo vizioso che una volta iniziato è indipendente dall´assunzione dai FANS, visto che i processi infiammatori tendono ad autogenerarsi, oltre che ad auto-amplificarsi. Stress vuol dire aumento dell´infiammazione sistemica la quale a sua volta richiede un aumento di produzione di cortisolo.

Un altro aspetto interessante derivante dall´infiammazione intestinale riguarda un problema molto comune: il sovrappeso. Problema spesso incontrato dal terapeuta il quale si sente dire"....vorrei anche poter perdere un po´ di peso...". Ebbene il sovrappeso non è solo un aspetto estetico ma un vero e proprio messaggio che qualcosa non va nel metabolismo intermedio della persona che ne lamenta il disturbo.

Senza addentrarci in un soggetto vastissimo che è quello dei programmi dimagranti (vedere l´articolo sui 6 motivi nascosti che impediscono la perdita di peso ed altri articoli correlati), si desidera menzionare un ormone - la leptina. Questo ormone è prodotto dalle nostre cellule adipose che non rappresentano quindi una sostanza amorfa ma un vero a proprio tessuto con delle funzioni precise, ed ha tra i suoi compiti quello di aumentare il metabolismo e modulare il senso di fame. Quindi più leptina produciamo è più tendiamo a dimagrire.

Si tratta dunque di un sistema omeostatico con un biofeeddback negativo, in cui il corpo opera per mantenere sempre lo stesso peso . Se accumula adipe, tramite l´aumentata produzione di leptina tende poi a perderlo. In teoria quindi il sovrappeso dovrebbe essere immediatamente compensato ed evitato. Quindi come mai ci sono persone che mangiano davvero poco e fanno così fatica a dimagrire?

Oltre ai problemi di disglicemie trattati nelle varie diete che utilizzano l´indice glicemico , c´è il problema infiammazione cronica in quanto l´infiammazione ha l´effetto di "sedare" il funzionamento della leptina - il nostro ormone dimagrante. Questo è un ulteriore ottimo motivo per eliminare dall´organismo ogni sorgente di infiammazione cronica. Le più frequenti cause oltre all´intestino sono: la cellulite e lo stress.

I frutti di bosco sembrano facilitare i compiti della leptina, per cui ben vengano come parte di un corretto programma alimentare.

Sempre uno degli effetti dello stress sul sistema immunitario è la diminuzione della produzione delle IgA in tutte le mucose dell´organismo e quindi anche nel tratto digestivo, ad opera del cortisolo. Le IgA sono gli anticorpi deputati alla difesa delle nostre mucose. A livello sistemico inoltre il cortisolo inibisce la produzioni dei linfociti T , una delle nostre linee di difesa anch´essa molto presente nelle mucose del tratto digerente.

Aumento di stress vuol dire inevitabilmente indebolimento del sistema di difesa in particolare lungo il tratto digerente. Oltre all´effetto infiammazione intestinale, si verifica anche un indebolimento delle difese immunitarie. Motivo per cui stress e tensione nervosa rappresentano un considerevole nemico per la nostra salute in generale.

Una sostanza in grado di compensare molti degli effetti negativi del cortisolo è il DHEA o deidroepiandrosterone. E´ un ormone anch´esso prodotto dalle ghiandole surrenali. Mentre il cortisolo ha effetti catabolizzanti il DHEA ha effetti anabolizzanti ed infatti è considerata una sostanza dopante. Inoltre ha un effetto modulante sul sistema immunitario in particolare sulle interleuchine, opposto a quello determinato da un eccesso di cortisolo.

In Italia è solo disponibile tramite prescrizione mentre in America è liberamente disponibile nei supermercati ed in parafarmacie. Vi sono piante disponibili anche in Italia che forniscono un precursore del DHEA e quindi ha effetti simili.

Una altra sostanza disponibile in Italia che compensa gli effetti collaterali del cortisone è la vitamina B5 o acido pantotenico. Questa vitamina è molto potente e poco conosciuta. In alcuni casi è stata in grado di risolvere infiammazioni che altrimenti potevano essere tenute sotto controllo solo dai cortisonici.

E´ però fondamentale utilizzarla con cognizione di causa e ben bilanciata in relazione alle quantità, con le altre vitamine del gruppo B e con la vitamina C altrimenti si rischia di creare delle deficienze artificiali di vitamine con effetti spesso negativi.

pagina iniziale