19 Aprile 2024
ARTICOLI TECNICI

ANSIA, DEPRESSIONE, INTESTINO - CONNESSIONI

E´ importante considerare nei giusti termini la relazione tra disturbi intestinali e sistema nervoso in una visione olistica, prendendo in considerazione le interazioni tra intestino altri organi e la mente, per poter regolarizzare queste funzioni.

Sistema nervoso e peristalsi.
Il primo aspetto riguarda la peristalsi cioè l´onda nervosa che determina una successione regolare di contrazione e dilatazione delle tonache muscolari dell´esofago, stomaco, intestino e che consente il movimento del cibo lungo il canale alimentare fino alla evacuazione.

Questi movimenti sono controllati sia dal sistema simpatico che da quello parasimpatico oltre che da alcune cellule interstiziali nell´intestino chiamate cellule di Cajal. Quest´ultime danno il tempo alla rete nervosa che comanda i riflessi peristaltici. Ciò è importante per comprendere perché vi possano essere somatizzazioni nervose di segno opposto in quanto si scaricano in alcuni casi sul simpatico ed in altri sul parasimpatico; una persona ansiosa può scaricare la sua ansia sul tratto digestivo lamentando costipazione mentre un´altra sempre ansiosa lamenta scariche diarroiche. Una iperstimolazione del sistema simpatico produce noradrenaline a livello delle terminazioni nervose la quale, se per altri organi agisce da stimolante, per il tratto digerente agisce come inibente. Ecco dunque una costipazione da stress. Al contrario un´eccessiva stimolazione del sistema parasimpatico determina liberazione di acetilcolina che stimola la peristalsi. Si può qui avere una diarrea da stress.

Ciò dipende dal sistema nervoso e da come una perturbazione dell´equilibrio psico-emotivo viene immessa nel corpo dal singolo individuo che come tale, ha una sua risposta del tutto individuale. Tra l´altro il tratto digestivo è uno dei target primari su cui si riversano tali perturbazioni. E´ facile incontrare persone che nei cinque giorni lavorativi hanno problemi di costipazione mentre nel weekend, quando cioè la tensione nervosa diminuisce, il problema sembra scomparire.

Dall´altro lato è altrettanto facile che perturbazioni nella sfera psico-emotiva si riversino in una colite o intestino irritabile in cui è più frequente la diarrea.

Anche le secrezioni dei succhi gastrici e pancreatici necessari alla digestione vengono governati dal sistema nervoso. Lo stesso per gli ormoni ed i neuropeptidi prodotti da vari organi e tessuti e per la rete delle citochine (messaggeri del sistema immunitario), prodotte dalle cellule immunitarie di cui abbondano le mucose del nostro canale digerente.

Si comprende quindi l´esistenza di un potente complesso neuro-endocrino-immunitario che gestisce il normale funzionamento dell´apparato gastro-intestinale.

In termini pratici tutto ciò si può tradurre nella necessità di occuparsi dell´intestino con prodotti fitoterapici per quanto riguarda l´aspetto fisico oltre che una giusta alimentazione, mentre possono essere utili i fiori di Bach ed un programma di stress management per l´aspetto mentale e spirituale.

Intestino, depressione e umore
La salute dell´intestino è di importanza basilare per il corretto funzionamento di tutto l´organismo inclusa la mente ed il cervello. Infatti un organo che ha un´influenza reciproca molto forte con l´intestino è il cervello o meglio il sistema nervoso centrale. E´ noto infatti che il cervello va in depressione per carenza di serotonina, è meno noto il fatto che il 95% della serotonina è prodotta dall´intestino tramite le cellule enterocromaffini.

La serotonina è necessaria al corretto funzionamento dell´intestino in quanto serve ad iniziare il riflesso peristaltico, a mantenere il tono vascolare e quindi a regolare i movimenti e l´attività digestiva. Al tempo stesso serve come segnale al cervello ad esempio per il senso di sazietà o nausea. In caso di infiammazione intestinale (frequente sia in caso di costipazione che di intestino irritabile) viene fortemente attivato l´enzima che demolisce la serotonina. Nel trattamento per la depressione si fa uso degli inibitori della ricaptazione della serotonina con relativi effetti collaterali e dipendenza mentre il nostro corpo riceverebbe più volentieri un programma intestinale in quattro fasi per una completa ottimizzazione dello stesso con un influenza tonificante su tutte le funzioni cerebrali.

Quindi :
infiammazione intestinale = carenza di serotonina = depressione.= costipazione

Altri fattori importanti per l´umore sono la candida e i parassiti e che hanno varie implicazioni negative riguardanti il nostro stato mentale emotivo e le capacità cognitive.

E´ nota l´irritabilità e l´ansia che affliggono il bambino con parassitosi intestinale. I parassiti con i loro metaboliti di scarto intossicano l´organismo ed il cervello determinando sensazioni di ansia ed incertezza.

Vi sono dunque relazioni importanti tra intestino in disordine ed alterazioni nervose dell´umore che non vanno trascurate. E´ importante risolvere gli aspetti psicosomatici ed altrettanto importante è il riequilibrio biochimico-funzionale dell´intestino in considerazione di questa influenza reciproca quando di segue un trattamento per l´ansia od un trattamento per l´irritabilità.

Se è vero che a causa di alterazioni o perturbazioni della forza vitale psichica si possono verificare delle somatizzazioni che alterano il corretto funzionamento dell´intestino, è altrettanto vero che un intestino fuori posto altera l´umore e la stabilità nervosa dell´individuo rendendolo più ansioso, depresso ed irritabile, oltre ad indebolire le sue capacità di memoria e di apprendimento.

Si può considerare come ottima regola in generale che, volendo mantenere un buon umore ed alte capacità cognitive, sia essenziale tenere il nostro intestino in ottime condizioni. Chi considera il nostro intestino un secondo cervello ha ottime ragioni per farlo. Vedasi il libro "La saggezza del secondo cervello" di Francesco Bottaccioli edito da Tecniche nuove.

Nel riequilibrio psicofisico viene prima il corpo o la mente?
Qual è il fatto predominante che necessita più attenzioni? Bisogna prima risolvere ansia, depressione ed irritabilità con un approccio psicologico per poter risolvere quello fisico o viceversa? Questa domanda meriterebbe un capitolo a sé stante ma essendo sempre all´interno di un argomento che include anche aspetti fisiologici ecco un accenno. Con alcuni esempi si può chiarire il dilemma: prendiamo ad esempio una moglie che, a causa di un marito che la tradisce, che la percuote e che a letto la minaccia, ha problemi di sonno, ansia e depressione.

Ebbene anche con l´assunzione di fitoterapici rilassanti e calmanti, questa persona farà fatica ad ottenere sonni tranquilli fino a che non avrà risolto il problema con il marito.

Dal lato opposto possiamo avere la persona che, avendo una colite ulcerosa con sangue e muco nelle feci sempre fortemente diarroiche risultante in una forte debilitazione fisica e conseguente ansia ed instabilità, cerchi di risolvere il problema con fiori di bach o psicoterapia. In questo caso è molto probabile che i benefici si avranno più rapidamente indirizzando prima gli aspetti fisici e poi quelli mentali.

Quindi non esiste una risposta univoca, il punto di partenza dipenderà da qual´è il fattore predominante in quel momento. Tale fattore sarà quello su cui si lavora per primo alla condizione che, appena l´aspetto più acuto di quel fattore (fisico o mentale) sia sotto controllo, si tratti anche l´altro aspetto (mentale o fisico) per una completa risoluzione del problema.

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